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La Diga di Santa Luce
Il Lago di Santa Luce è situato all’estremità meridionale del territorio dell’omonimo paese, vicino al confine con il Comune di Castellina Marittima.
Per la Diga di Santa Luce è stato predisposto un Piano di Emergenza Esterno dalle due Province coinvolte (Pisa e Livorno) in collaborazione con le rispettive Prefetture e i Comuni di Castellina M.ma, Santa Luce e Rosignano Marittimo oltre al vecchio Centro Intercomunale.
Il Piano è stato approvato definitivamente dalle due province ad inizio anno 2014.
I livelli di emergenza di protezione civile e quindi le relative procedure del Piano di Emergenza Esterno (PEE) della diga di Santa Luce sono attivati in relazione alle fasi previste nel Documento di Protezione Civile (DPC) redatto dall’Ufficio Tecnico per le Dighe di Firenze e approvato dall’Ufficio Territoriale del Governo (UTG) di Pisa in data 14/12/2011. I livelli di emergenza previsti dal PEE sono attivati dalle comunicazioni del gestore della diga (Società Solvay Chimica Italia SpA) dell’inizio delle diverse fasi previste dal DPC.
Fasi di Allerta DPC |
Livelli di Emergenza PEE |
Vigilanza Ordinaria |
ATTENZIONE |
Vigilanza Rinforzata |
ALLERTA |
Allarme di Tipo 1 |
PREALLARME |
Allarme di Tipo 2 |
ALLARME |
Le diverse fasi di allerta del DPC possono iniziare, e conseguentemente anche i diversi livelli emergenza del PEE possono essere attivati, direttamente o saltando le fasi precedenti nel caso che ne ricorra la necessità in relazione all’insorgere di specifiche condizioni riportate nel DPC.
Descrizione della infrastruttura:
Si tratta di un bacino artificiale, realizzato dalla società Solvay negli anni ’50 (collaudato nel 1960) – mediante sbarramento in terra del Fiume Fine a circa metà della sua altezza e del Botro di Riseccali in Località Casacce.
Il serbatoio è adibito ad uso industriale e fornisce acqua allo stabilimento chimico Solvay di Rosignano Marittimo attraverso una condotta di circa 12 Km. La quota originaria dell’alveo era 33 m sml. Il rilevato che costituisce il corpo diga è alto 23 m, ed è costituito da materiali sciolti in terra zonata.
Si allega la parte descrittiva del Piano di Emergenza Esterna recentemente approvato