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Il 27 gennaio del 1945 i cancelli di Auschwitz vennero aperti e furono liberate le centinaia di persone che erano state rinchiuse esclusivamente per la loro etnia, religione o ideologia.
Per ricordare quella data e commemorare le vittime dell’olocausto, nel 2000 l’Italia istituì, proprio per il 27 gennaio, la “Giornata della Memoria”, che ogni anno viene celebrata con iniziative e momenti di riflessione in tutto il paese. Una giornata vissuta con grande intensità anche dalla comunità di Rosignano Marittimo, spesso definita “la piccola Cassino”, che ha toccato con mano la tragicità e la ferocia della dittatura nazifascista.
Anche quest’anno, purtroppo, la pandemia rende difficile la realizzazione di iniziative pubbliche che potrebbero aumentare la diffusione dei contagi, ma l’emergenza Covid non ha fermato le iniziative legate alla Memoria.
Il Sindaco Daniele Donati, infatti, insieme al Presidente della sezione Anpi di Rosignano Francesco Giuntini, ha scritto una lettera rivolta ai giovani che è stata inviata ai ragazzi e alle ragazze degli istituti scolastici del territorio.
“Chi è giovane come voi – scrivono Donati e Giuntini - potrebbe chiedersi: che senso ha parlare delle leggi razziali elaborate dal fascismo, approvate dal Governo italiano e promulgate dal Re nel 1938? perché ricordare la discriminazione, la persecuzione e la deportazione del popolo ebraico? Ha senso conoscere e portare avanti il ricordo di fatti accaduti circa ottant’anni fa per chi non è ebreo, per chi non ha avuto un bisnonno partigiano o per chi non è nato in Europa?
La risposta sta nelle parole della senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta al campo di sterminio di Auschwitz: “la memoria serve a difendere la democrazia”, perché “senza memoria cioè senza il senso della storia, delle cause, delle conseguenze e delle responsabilità, è impossibile una cittadinanza consapevole e democratica”.
L’Italia libera e democratica che oggi conosciamo è nata sulle macerie lasciate dalla Seconda Guerra Mondiale e dal sangue versato dalla Resistenza. Nel 1948 l’entrata in vigore della Costituzione repubblicana, proclamando la dignità umana e l’uguaglianza di ogni individuo senza distinzioni di sesso, di razza, di censo, di religione o di opinioni, ha segnato il ritorno alla civiltà dei diritti. L’Unione Europea, a cui tutti oggi guardiamo con speranza per una rinascita post covid, rappresenta un baluardo di pace e difesa -ci auguriamo sempre maggiore - dei diritti umani e civili”.
Per celebrare la Giornata della Memoria, il 27 gennaio il Comune di Rosignano provvederà a far deporre corone di alloro nei seguenti luoghi della Memoria del territorio:
- Rosignano Marittimo, Piazza Carducci sotto il monumento dei caduti
- Rosignano Solvay, Piazza Risorgimento sotto il monumento dei caduti
- Vada, Piazza Garibaldi sotto il monumento dei caduti
- Rosignano Marittimo, Loc. Il Saracino c/o il cippo in memoria della strage del luglio 1944
- Rosignano Marittimo, Loc. Acquabona c/o il cippo in memoria della strage della famiglia Nocchi
- Rosignano Marittimo, Vicolo del Picchianti in ricordo dei partigiani Gorini e Picchianti
- Gabbro, Piazza Democrazia, sotto la targa in ricordo dei cittadini ebrei deportati
- Vada, stazione, in ricordo dei bambini ebrei salvati dalla deportazione.