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Demiro Marchi nel 1960Demiro Marchi nel 1960

In vista del 2022, anno in cui ricorrono i cento anni dalla nascita, l’Amministrazione comunale sta pianificando una serie di iniziative per rendere omaggio a Demiro Marchi, ex sindaco di Rosignano e grande pedagogista.

Demiro Marchi, giovane antifascista impegnato nella costruzione della democrazia dopo la guerra, fu eletto Sindaco di Rosignano Marittimo nel 1951, all’età di 29 anni, e ricoprì la carica per quattro legislature fino al 1966. I servizi attivati e le strutture pubbliche realizzate da Demiro Marchi durante gli anni della ricostruzione e dello sviluppo del territorio sono innumerevoli: piano regolatore, scuole rurali, biblioteca comunale, casa della cultura, patti di gemellaggio, rete idrica, urbanizzazione del territorio e recupero del patrimonio storico, solo per fare alcuni esempi. Fu un innovatore e un uomo di cultura e come tale riuscì sempre a conciliare il suo impegno politico con l’attività di studioso e di educatore. Dal 1966 al 1982 ha diretto le scuole elementari del circolo didattico di Rosignano, attuandovi una delle prime esperienze italiane di scuola a tempo pieno. Titolare della cattedra di Storia della Pedagogia e docente di Pedagogia generale all'Università di Firenze, Demiro Marchi è stato autore di numerosi studi e ricerche di carattere pedagogico, sull’importanza dell’insegnamento e della formazione per lo sviluppo e l’emancipazione della comunità, sulla condizione giovanile e sulla prima infanzia come nuova frontiera dell’educazione.

Il suo impegno politico ed umano ha fortemente caratterizzato la comunità in cui viviamo. Aperto, vivace, pronto al confronto -anche accesso ma leale- Demiro Marchi seppe sostenere il seme della democrazia e promuovere la partecipazione, dando spazio ai giovani e favorendo la crescita di una nuova leva di amministratori e cittadini impegnati nella vita pubblica.

Per questo motivo il Comune di Rosignano ha già preso contatti con la famiglia per celebrare nel 2022 i cento anni della sua nascita. Le linee di intervento da mettere in campo il prossimo anno saranno principalmente due. La prima riguarda la ristampa del suo scritto del 1972 intitolato “Verso la scuola a pieno tempo”, per la cui prefazione è stato interpellato Franco Cambi, amico ed ex collega di Marchi, già professore ordinario di Pedagogia presso l’Università di Firenze. L’obiettivo è quello di mettere in evidenza il valore pedagogico e politico della sperimentazione avviata in quegli anni a Rosignano, individuando la scuola a tempo pieno come opportunità formativa per i ragazzi e luogo di cultura per la crescita complessiva della cittadinanza. La seconda linea di intervento intende invece far conoscere la genesi della scuola “Europa”, inaugurata a in via del Popolo a Rosignano Solvay nel 1968, ma fortemente voluta da Demiro Marchi e dalla sua Giunta fin dal 1955. Lo studio per concorde decisione del Sindaco e dell’Architetto Ludovico Quaroni, incaricato del progetto, fu condotto tramite un seminario interdisciplinare al quale partecipano docenti e studenti dei corsi di pedagogia e di architettura dell'Ateneo fiorentino, i cui risultati furono riassunti nel progetto definitivo per una "scuola-laboratorio", approvato dal Consiglio Comunale nel 1959. Perché Marchi, per usare le sue parole, “non desidera una scuola qualunque, una scuola caserma o alveare con corridoi centrali o tante aule disposte simmetricamente fatte apposta per rinchiudervi ed inquadrarvi quasi militarmente centinaia di ragazzi. Avverte fin da allora la necessità di superare vecchi schemi costruttivi, desidera apportare anche in questo campo un contributo di idee ed esperienze innovatrici, sente l'imperiosa necessità di costruire una scuola valida per il futuro". Una scuola incentrata sul bambino e sulle esigenze dell’insegnamento attivo, dove sviluppare attività laboratoriali e poter usufruire di aree verdi, in cui svolgere attività di gruppo e momenti di ricreazione all’aperto.

Pubblicato il 30-07-2021
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