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Il progetto “InOpera” è nato nel 2018 dalla volontà della Amministrazione Comunale di riportare la lirica nel nostro Teatro partendo dall’insegnamento e della conoscenza di opere liriche e trame storiche, opportunamente adattate per i bambini e gli adolescenti delle scuole del territorio. Con l’ausilio di AsLiCo e la direzione artistica di Alessio Pizzech per due anni gli alunni delle nostre scuole hanno scoperto la magia della musica e del bel canto, non solo attraverso laboratori e attività didattiche nelle aule scolastiche, ma anche partecipando attivamente agli spettacoli all’interno del Teatro, dove sono stati attori e spettatori opportunamente formati. Nell’a.s. 2018/2019 la "Carmen" di Bizet ha offerto lo spunto per riflettere sulla condizione femminile e la parità di genere, mentre l’anno successivo l'opera "Elisir d'Amore" di Gaetano Donizetti è stata il punto di partenza per approfondire il rapporto tra industria-campagna e più in generale le questioni ambientali, introducendo nel progetto in modo ardito anche i piccoli delle Scuole Materne. Nel 2020, purtroppo il progetto si è dovuto interrompere bruscamente, a causa della pandemia. Per riallacciare il rapporto con le scuole, si è deciso dunque di fornire alle Scuole dell’Infanzia ed alle prime classi delle Scuole Primarie materiale grafico ed audiovisivo con cui, grazie al lavoro dei loro insegnanti, i bambini potranno comunque continuare a conoscere e ascoltare la lirica prendendone confidenza in attesa del ritorno alla normale attività in presenza in Teatro. L’opera che è stata scelta è “Rigoletto” che per i più piccoli è stata appositamente riadattata in “Il Guardiano e il Buffone”, consentendo loro l’ascolto delle celebri arie di Giuseppe Verdi collegate ad una trama di semplice ma significativa intuizione.
“Il progetto InOpera - spiega l'Assessore alla Cultura Licia Montagnani - si è dovuto fermare per l’emergenza Covid-19 lasciando incompiuta una parte del programma che, attraverso la figura di Rigoletto, avrebbe introdotto come tema di riflessione la diversità. Mi piace ricordare il successo senza precedenti che questo progetto ha avuto grazie alla interazione totale tra le Scuole e l’Amministrazione Comunale, la sapiente direzione artistica di Alessio Pizzech, la professionalità di Aslico , dei suoi pedagogisti e dei suoi artisti, la grande passione che ha unito l’Ufficio Cultura e quello delle Politiche Scolastiche e tutto il corpo docenti nel condurre tutte le fasi di questo progetto non prive di difficoltà organizzative, vista l’età e la quantità dei bambini coinvolti. Non ci vogliamo arrendere al silenzio e crediamo che la cultura debba continuare a circolare anche attraverso la musica. Con Alessio Pizzech e Aslico abbiamo perciò pensato di creare un filo conduttore che ci tenesse uniti con le Scuole in attesa della ripartenza di questo progetto, che ha rappresentato un vero e proprio rilancio dell’opera lirica sul nostro territorio, costruendo una platea di piccoli uditori ed interpreti delle più celebri arie della lirica e dando loro le prime basi di conoscenza di libretti e storie riadattate da esperti per le fasce di età a cui si rivolgevano. Siamo felici perciò di consegnare alle insegnanti delle nostre Scuole questo materiale con cui potranno proseguire autonomamente un percorso formativo che approfondiremo di nuovo insieme anche nel nostro Teatro non appena le prescrizioni sanitarie della pandemia lo permetteranno”. Molto soddisfatto anche lo stesso Alessio Pizzech, che ha curato la direzione artistica del progetto. “In accordo con Aslico – ha detto - abbiamo pensato di fornire materiali didattici riguardanti lo spettacolo “Il Guardiano e il Buffone”, una versione per i più piccoli del Rigoletto di Giuseppe Verdi. Si tratta di materiali rivolti ai bambini delle Scuole Materne e ai primi anni della Scuola Primaria, che potranno così partecipare al progetto InOpera seppur in forma diversa dallo spettacolo dal vivo. Consegneremo materiale didattico per gli insegnanti comprese due lezioni online per poter svolgere il lavoro in classe ed una versione di audio racconto dello spettacolo da ascoltare in aula. Sono strumenti concreti e semplici per poter così continuare a tenere alta l’attenzione e l’interesse per il Teatro e tutte quelle forme dello spettacolo dal vivo che sono fondamentali per tutta la Comunità. Era importante andare avanti col progetto InOpera, per far sì che i semi piantati gli anni scorsi non andassero persi, nella speranza di poter tornare tutti insieme a cantare nei teatri”.