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La Presidenza del Consiglio dei Ministri ha emanato nella notte dell'8 marzo un nuovo decreto contenente misure per il contenimento del contagio da coronavirus. Il documento stabilisce all’articolo 1 provvedimenti specifici per le zone maggiormente colpite dal virus e all’articolo 2 quelli validi per l’intero Paese.
Alla luce del DPCM del 08/03/2020 il Sindaco Daniele Donati ha emesso l’ordinanza n. 107 del 09/03/2020, ad integrazione e modifica della precedente ordinanza sindacale n. 104 del 05/03/2020.
In sintesi le principali novità per il nostro Comune sono: la sospensione di ogni tipo di manifestazioni, eventi e spettacoli di qualsiasi natura, compreso il cinema; la sospensione delle attività di pub, scuole  di  ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche, sale da ballo, night club e locali assimilati, tra cui il Bowling; la chiusura al pubblico dei musei e di tutti servizi del Centro Culturale Le Creste; l’obbligo a carico dei gestori di ristoranti, bar e circoli, di rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro (con sanzione della sospensione dell'attività in caso di violazione punibile ai sensi dell'articolo 650 del codice penale); la sospensione delle cerimonie funebri e relative ai matrimoni con rito civile ed unioni civili che si potranno svolgere solo in forma strettamente privata in modo da evitare assembramenti di persone.
Per quanto riguarda palestre, piscine e centri sportivi il DPCM del 08/03/2020 non differisce molto dal precedente, ma l’ordinanza del Sindaco Daniele Donati da mandato agli uffici comunali di effettuare controlli presso la piscina comunale per verificare la separazione delle attività sportive di base dalle attività agonistiche, svolte in assenza di pubblico, nonché il rispetto delle misure igienico-sanitarie prescritte, con sanzione della sospensione dell'attività in caso di violazione.
In applicazione del suddetto decreto il Sindaco raccomanda: alle attività commerciali di ogni natura e tipologia, all'aperto e al chiuso, di adottare misure organizzative tali da consentire un accesso ai predetti luoghi con modalità contingentate o comunque idonee ad evitare assembramenti di persone, nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro tra i visitatori; alle strutture di ospitalità per anziani, riabilitative e residenziali (RSA) di limitare gli accessi a parenti e visitatori ed adottare tutte le misure necessarie a prevenire possibili trasmissioni di infezione; in generale a tutti i cittadini di osservare scrupolosamente le misure igienico-sanitarie di cui all’allegato 1 del DPCM 08/03/2020.
L’ordinanza sindacale recepisce anche l’ordinanza firmata l’8 marzo dal Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi. Infatti, per limitare al massimo la diffusione del contagio, in sintonia con il nuovo decreto del governo che istituisce misure speciali per la regione Lombardia e per le province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro, Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia, la Regione Toscana con ordinanza n. 9/2020, ha disposto che chiunque arrivi o sia arrivato negli ultimi 14 giorni dalle zone a rischio epidemiologico debba mettersi in autoisolamento ed informare le autorità sanitarie.
Questo il numero dell’Azienda USL Toscana Nord Ovest che i cittadini devono chiamare per segnalare la provenienza da una zona a rischio epidemiologico o di aver avuto un contatto diretto con persone contagiate: 050 954444.
A seguito di tale provvedimento il Sindaco Daniele Donati, nella medesima ordinanza n. 107 del 09/03/2020, ha dato mandato alla Polizia Municipale di svolgere controlli sulle seconde case, in modo da ricordare l’obbligo di quarantena e di auto-segnalazione alle autorità sanitarie per chiunque arriva dalle zone rosse. L’ordinanza sindacale raccomanda, inoltre, alle strutture ricettive alberghiere ed extra-alberghiere, alle strutture agrituristiche, alle agenzie immobiliari e ai soggetti privati che effettuano locazioni brevi, di collaborare alla segnalazione di persone che provengono da zone a rischio epidemiologico, ovvero dalle regioni e province di cui all’art.1 del DPCM dell’8 marzo 2020 o da quelle che dovessero essere individuate con successivi provvedimenti di livello nazionale.


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Pubblicato il 09-03-2020
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