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Questa mattina presso la Sala Giunta della Sede comunale di Rosignano Marittimo si è tenuta la presentazione della seconda edizione del Progetto “InOpera. I modi dell’amore”. Dopo il successo del Progetto InOpera 2018, sul tema del “Fare comunità”, questa seconda edizione sarà dedicata allo strumento principe attraverso cui la comunità può definirsi tale, ovvero l’amore.
Nasce così InOpera 2019-2020, incentrata su “L’elisir d’amore” di Gaetano Donizetti, su cui saranno realizzate nei prossimi mesi una serie di attività formative e spettacolari. Una imponente impalcatura di programmazione che riguarderà i bambini dal Nido fino ai ragazzi delle Scuole Medie, abbracciando il mondo della famiglia e degli educatori nonché degli appassionati di musica, opera e teatro. Per il pubblico non sarà una fruizione tradizionale perché i linguaggi artistici saranno declinati in una visione contemporanea e interdisciplinare. Il lavoro sfocerà negli spettacoli de “L’Elisir d’amore” previsti la mattina del 23 e 24 gennaio per le scuole e la sera del 24 per tutta la cittadinanza.
“L’amore per i luoghi e le persone che li abitano – ha dichiarato il Direttore Artistico Alessio Pizzech - è uno strumento che unisce fabbrica e campagna come due dimensioni del fare umano, dimensioni che hanno storie e destini talora antitetici ma che nel nostro territorio rappresentano risorse da valorizzare e conoscere. Per i ragazzi delle scuole medie “L’Elisir d’amore” avrà come sfondo la fabbrica, mentre per i più piccoli l’opera sarà ambientata in campagna: saranno proprio questi luoghi ad essere approfonditi, conosciuti, amati. In questo percorso mi aiuteranno importanti scrittori come Paolo Malaguti e Francesco Niccolini, il critico musicale Guido Barbieri, il regista Gabriele Vacis e firme importanti del nostro giornalismo come Ermanno Romanelli e Alberto Mattioli. In questo periodo si è conclusa la prima parte del progetto, ovvero la formazione degli insegnanti. Quest’anno, grazie ad AsLiCo e all’Associazione Bacchelli, abbiamo coinvolto circa 300 docenti attraverso i quali raggiungeremo più di 1800 studenti e le rispettive famiglie. Si tratta dunque, di un progetto che coinvolge attivamente tutta la comunità. Il Teatro Solvay sarà il centro propulsore di un’attività che si espanderà su tutto il territorio comunale, trovando spazio anche in luoghi inusuali per fare lirica, come la R.S.A di Via delle Pescine a Rosignano Solvay dove il 26 febbraio si esibiranno il soprano Silvana Froli e il tenore Marco Mustaro accompagnati al pianoforte da Laura Pasqualetti, con il Coro Vadarmonia dell’Associazione il Faro e della Schola Cantorum”.
“Il punto di forza di InOpera – ha precisato l’Assessore Licia Montagnani – è garantire l’accesso alla cultura a tutte le fasce di pubblico e permettere anche ai più giovani di scoprire un genere oggi poco diffuso come la lirica, in modo da renderlo più comprensibile e attuale. Indispensabile per la buona riuscita del progetto è stata la sinergia tra tutte le associazioni culturali del territorio, non solo quelle che si occupano di musica. A questo proposito mi preme ringraziare Armunia, per il supporto tecnico-logistico; l’Università popolare per il coordinamento e la gestione degli spazi; il Coro Vadarmonia, l’Associazione il Faro, Schola Cantorum e l’Associazione Bacchelli per la collaborazione musicale; Fabbrica Immagine per la documentazione che sta realizzando durante le varie fasi del programma e che spero possa dar vita ad una mostra fotografica a conclusione di tutto il percorso. Un ringraziamento particolare va inoltre al Comune di Santa Luce e a tutti i soggetti privati che hanno voluto sostenere InOpera. Fare sistema per veicolare contenuti culturali è un successo per tutta la comunità e rappresenta il valore aggiunto di questo progetto fortemente voluto dall’Amministrazione comunale”.
Tra le novità della seconda edizione, oltre a “Opera baby- Elisir. Magia dolceamara” dedicata ai bambini del Nido e alla partecipazione delle scuole di Santa Luce, si segnala “Rigoletto Opera Crime” che andrà in scena il 27 febbraio al Teatro Solvay. Una versione live electronic liberamente tratta dal “Rigoletto” di Giuseppe Verdi, in cui i ragazzi e il pubblico in sala potranno “riscrivere” il finale della storia utilizzando una app da cellulare. Un modo originale di avvicinare i più giovani alla lirica e di far vivere ai partecipanti una nuova esperienza.