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Tutto è pronto per l’allestimento del Requiem di Mozart, prodotto dalla Schola Cantorum e patrocinato dal Comune di Rosignano Marittimo: giovedì 28 marzo alle ore 21,15 si alza il sipario sulla celebre opera incompiuta del genio salisburghese, diretta da Diego Terreni. In scena la corale di Rosignano con circa 45 cantanti che dialogano con 4 solisti, accompagnati dall’orchestra Accademia Bajazet con i suoi 23 elementi. I cantanti lirici per l’occasione sul palco di Rosignano – la soprano Bianca Barsanti, la contralto Amanda Ferri, il tenore Marco Mustaro e il basso Marco Simonelli - sono giovani formati in conservatori e scuole musicali toscane prima di spiccare il volo verso le scene nazionali, oppure sono talenti riconosciuti a livello nazionale, che esperienze di alto livello musicale hanno portato a perfezionarsi e lavorare in Toscana.
La messa da Requiem in Re minore K626 è uno dei massimi capolavori della musica sacra di tutti i tempi, che il grande compositore austriaco non riuscì a completare a causa della morte, avvenuta nel dicembre del 1791, a soli 35 anni. Sull’opera aleggia il mistero della scomparsa dell’autore, in quanto è da sempre legata alle illazioni sulla sua pericolosa committenza – riportate da Stendhal - che la leggenda identifica con il musicista-rivale Antonio Salieri, ma che invece potrebbe essere il conte Franz von Walsegg, compositore che voleva attribuirsi la paternità dell’opera in occasione dell’anniversario della morte della moglie. Il Requiem fu poi completato dall’allievo di Mozart, Franz Xaver Süssmayr su incarico della moglie del compositore, per onorare la committenza, ma la bellezza grandiosa e cristallina di quella musica ha continuato ad esercitare un fascino irresistibile sugli ascoltatori di ogni età. Il pubblico infatti viene come trascinato in un dialogo serrato tra grandezza e mediocrità, tra vita e morte, secondo l’aneddoto romantico della morte tragica e della sua colonna sonora, che accompagnò l’opera nella sue innumerevole esecuzioni in tutta Europa. Fra i momenti di maggiore ispirazione drammatica spicca il Lacrimosa, il brano più struggente e conosciuto di tutto il Requiem, cui l’autore consegnò gli ultimi istanti di vita, completando le parti vocali prima di spirare. Il brano, che conclude la III sequenza della Messa da Requiem (Dies irae, dopo Requiem e Kyrie), crea un effetto di pianto a stento trattenuto mediante brevi frasi ascendenti e discendenti dei violini, contornate da una scrittura corale di ampio respiro.
Ingresso: 15 euro biglietto intero, 13 ridotto. E’ possibile acquistare i biglietti presso il Teatro Solvay mercoledì 27 marzo dalle ore 17 alle 20 e giovedì 28 dalle ore 17 alle 21. Per maggiori informazioni consultare la pagina Facebook della Schola Cantorum, oppure contattare la corale tramite l’indirizzo mail candida.becherini@gmail.com o il numero 333 6782367.