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“Sinfonia beckettiana” è l’omaggio di Nerval Teatro alle opere di Samuel Beckett e all’iconografia di Alberto Giacometti. La compagnia fondata nel 2007 da Maurizio Lupinelli ed Elisa Pol sabato 23 febbraio ore 21,15 porta in scena al Teatro Solvay l’ultimo lavoro realizzato con gli attori e le attrici diversamente abili che hanno partecipato al Laboratorio permanente “Attraversamenti smarriti” in residenza da Armunia. I due grandi artisti e teorici del Novecento condividevano l'ostinazione di un pensiero per arrivare all'idea guida dell'opera, l'amore per il silenzio, lo studio del vuoto, dei corpi nello spazio e infine l'ossessione dei volti, ed hanno avuto molte occasioni di incontro e collaborazione. Partendo da queste affinità, con un forte potenziale espressivo, Nerval Teatro ha avviato un percorso di ricerca con gli attori del Laboratorio per mettere in relazione il loro immaginario. Dal lavoro con gli attori diversamente abili seguiti dalla cooperativa sociale Nuovo futuro “è emerso con sorpresa quanto le loro nature disarmanti e giocose, fatte di movimenti bizzarri, di volti che si aprono in espressioni esilaranti per poi, un attimo dopo, diventare dure come la pietra, siano vicine al mondo di Alberto Giacometti e perfette nel far rivivere alcune situazioni stralunate e al limite che i testi di Beckett ci propongono” spiega la compagnia. Nel percorso di commistione tra linguaggi artistici differenti è fondamentale il ruolo della musica, che connette i diversi piani di lettura dello spettacolo. Infatti in scena ci sono le attrici e gli attori del Laboratorio Permanente – Duccio Amari, Paolo Faccenda, Gianluca Mannari, Francesco Mastrocinque, Federica Rinaldi, Cesare Tedesco, Gemma Tognotti – mentre il pianista Matteo Ramon Arevalos e il violinista Stefano Gullo eseguono dal vino brani dei compositori Arvo Pärt e Valentyn Syl’vestrov.
La compagnia Nerval Teatro fin dalla nascita intreccia l’attenzione alla drammaturgia contemporanea con un percorso dedicato ai diversi aspetti del disagio. Nel 2008 mette in scena due testi di Antonio Moresco, “Fuoco Nero” e “Magnificat”. Nel 2010 con “Appassionatamente” inizia un’esplorazione triennale sulla drammaturgia di Werner Schwab, che produce “Le presidentesse” (2013) e Canelupo Nudo (2014), mentre nel 2016 debutta “Ma perché non dici mai niente?”, monologo da un testo di Lucia Calamaro. Dal 2007 porta avanti al Castello Pasquini il Laboratorio Permanente dedicato ai linguaggi del teatro con persone diversamente abili del comune di Rosignano Marittimo, attivando processi di integrazione e metodi che coniugano la qualità artistica con il rispetto delle singole peculiarità personali. Il laboratorio ha realizzato lavori riconosciuti a livello nazionale quali “MARAT” (2007, dal Marat-Sade di Weiss), “Amleto! Ovvero l’incontro mancato” (2009, progetto “Incontro Mancato” su Amleto), “Che cosa sono le nuvole” (2012, progetto “Pasolini”), “Attraversamenti” e “Winnie” (2015-2016, progetto su Beckett).
Lo spettacolo è fuori abbonamento al costo di 5 euro (posto unico). I biglietti sono acquistabili il giorno stesso dello spettacolo dalle ore 18 presso il Teatro Solvay.
La stagione teatrale, frutto della collaborazione fra il Comune di Rosignano Marittimo e la Fondazione Toscana Spettacolo onlus, col supporto tecnico della Fondazione Armunia, continua il 7 marzo con Umberto Orsini e Lucia Lavia ne “Il costruttore Solness”; il 13 Sergio Rubini e Luigi Lo Cascio mettono in scena “Dracula”, mentre il 31 chiude Alessandro Averone con “Pirandello: Il piacere dell’onestà”.
Per ulteriori informazioni rivolgersi all’Ufficio Cultura del Comune, telefonando allo 0586 724287, 724521, 724530, oppure ad Armunia, telefono 0586 754202, 759021.