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Via FuciniVia Fucini

Il cantiere per i lavori di riqualificazione di via Fucini a Castiglioncello, il cui inizio era programmato per oggi, 16 gennaio, è stato bloccato dopo che il Comune ha ricevuto ieri la comunicazione dal Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) che accoglie con proprio decreto l'istanza di sospensione immediata presentata da undici commercianti. Il TAR ha disposto la sospensione degli atti impugnati come misura cautelare e provvisoria fino alla discussione in udienza il 23 gennaio.
Il ricorso al TAR è stato inatteso per l’amministrazione, anche a fronte di ripetuti incontri pubblici, di cui  uno specifico su richiesta dell’avvocato in rappresentanza del neonato "Comitato per la tutela dei commercianti e degli operatori turistici di Castiglioncello", avvenuto il 28 dicembre 2018, in cui l’ente aveva assicurato il rispetto delle tempistiche dei lavori per non incidere sulle attività commerciali durante le festività pasquali, e si era manifestata la piena disponibilità dei commercianti a un confronto, per fornire anche suggerimenti ai tecnici comunali.
"Intraprendendo un'azione legale – afferma il sindaco Alessandro Franchi – i commercianti hanno assunto una contrapposizione netta nei confronti dell'amministrazione, escludendo ogni forma preliminare di dialogo. Il ricorso ha prodotto lo slittamento dell'inizio dei lavori, di cui gli undici sottoscrittori si assumono ora tutte le responsabilità. Se il 23 gennaio il tribunale non accetterà la loro richiesta di sospensione, l'unico risultato ottenuto sarà aver ritardato l'esecuzione degli interventi, protraendo la presenza dei cantieri in via Fucini. Lo slittamento dei tempi potrebbe far scattare anche le penali previste dal contratto di esecuzione e la ditta incaricata dei lavori potrebbe valersi sul Comune con conseguenti perdite di denaro pubblico. Ma soprattutto vorrei sottolineare che la richiesta di riqualificare il centro di Castiglioncello era partita in prima istanza dai commercianti per rendere più attrattiva l’area, trasformandola in quel “salotto buono” che è auspicato da tutti. L'amministrazione, nonostante le ristrettezze del bilancio, ha deciso di destinare alla riqualificazione di via Fucini e piazza della Vittoria una parte cospicua di risorse che avrebbero potuto essere destinate altrove. Nell'ultimo anno è stato portato avanti un lungo processo partecipativo, che ha consentito di concordare il cronoprogramma dei lavori con commercianti e cittadini; pertanto mi sembra insensato che 11 persone abbiano aspettato il giorno precedente l'allestimento del cantiere per chiedere al TAR l'annullamento di una delibera di giunta del settembre scorso e bloccare la riqualificazione a scapito di tutto il percorso fatto e in generale dell’intera comunità di Castiglioncello".
La progettazione, infatti, è stata frutto di un percorso di partecipazione sia con operatori commerciali e turistici di Castiglioncello che con la cittadinanza. Infatti oltre un anno fa, il 13 dicembre 2017, il Comune aveva tenuto un incontro a Villa Celestina con i commercianti dell’area interessata dai lavori, che nell’occasione avevano manifestato soddisfazione verso l'iniziativa di riqualificazione, che finalmente consentiva di dare un volto nuovo al centro della frazione. Dopo il primo si sono tenuti altri incontri nel 2018: il 13 febbraio con i proprietari e residenti di piazza della Vittoria, il 22 maggio con i commercianti, il 4 settembre con l'assemblea pubblica aperta a tutti i cittadini, il 30 ottobre ancora con i commercianti. In ogni occasione i partecipanti hanno chiesto chiarimenti, fornito suggerimento e sollecitato modifiche a quanto previsto dal progetto, che sono state accolte ove possibile. In particolare, dopo l’approvazione della progettazione esecutiva a novembre 2018 (D.D. n. 779 del 14/11/18), il cronoprogramma degli interventi era stato concordato durante l'incontro del 30 novembre con i commercianti. A dicembre era stata condotta la procedura negoziata per l'affidamento dei lavori, conclusa a favore della ditta Costruire srl (D.D. n. 7 del 14/01/19), che avrebbe consentito l’inizio delle attività nel rispetto dei tempi concordati. Adesso il ricorso al TAR e la sospensione immediata degli atti ha interrotto l’iter di avvio del cantiere, aprendo un’incognita sui tempi di esecuzione dell’intervento.

Pubblicato il 16-01-2019
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