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Il nuovo Polo Scolastico delle Colline sarà un complesso in armonia con la natura, costruito su una collina terrazzata a Nibbiaia, con diverse tipologie di vegetazione mediterranea, aree per la didattica e il gioco, una palestra e spazi per le lezioni adatti alle innovazioni contemporanee.
E’ il progetto preliminare del vincitore del concorso di progettazione indetto dal Comune di Rosignano Marittimo: il costituendo Raggruppamento Temporaneo di Professionisti guidato dallo studio LDA iMdA associati (San Miniato, Pisa, capogruppo) e composto da Studio Tecno s.r.l. (Castelfranco di Sotto, Pisa) e delle architette Marilena Baggio (Seveso, Monza e Brianza) e Cristina Toni (San Miniato, Pisa). Il gruppo di professionisti che ha realizzato la proposta è composto dagli architetti Paolo Posarelli, Stefania Catastini, Cristina Toni, Elena D’Andrea, Andrea Capecchi, Marilena Baggio.
Il progetto prevede due lotti funzionali, attuati contemporaneamente: con il primo sarà realizzato il nuovo plesso di scuola primaria, sarà adeguata e realizzata la nuova viabilità di accesso, sistemate le aree esterne, e allestite tutte le opere di urbanizzazione necessarie, compresa la viabilità di accesso al deposito idrico; saranno inoltre (stralcio 1A) forniti e posti in opera gli arredi per la nuova scuola; con il secondo lotto sarà realizzata un’area verde attrezzata tra il nuovo plesso scolastico e via Sgarallino, con un piccolo parcheggio pubblico.
Il progetto vincitore si basa sulla contestualizzazione dell’opera nel paesaggio toscano e sul rapporto osmotico tra la costruzione e le aree verdi. L’idea portante segue i criteri della tradizione: utilizza costruzioni semplici, in prevalenza rettangolari, per poi svilupparle in un organismo più articolato che è il polo scolastico. “La volontà perseguita è stata quella di far nascere nel bambino, che vivrà questi luoghi per 5 anni, la sensazione di vivere e crescere in spazi che si avvicinano percettivamente agli spazi domestici – recita il progetto - L'aspetto esterno, invece, dovrebbe richiamare lo spazio urbano con cui nell'età pre-adolescenziale i ragazzi si iniziano a confrontare”. Il complesso esternamente ha una forma concavo/convessa con una alto valore simbolico: sul lato Nord dell'ingresso la forma convessa invita a raccogliere ed accogliere i bambini che arrivano a scuola mentre, sul lato Sud, dove sono dislocate le aule, la forma concava si apre verso il sistema paesaggistico collinare. La forma compatta è interrotta da semi-corti che consentono al verde di entrare in stretto contatto con l’edificio e dissolvere le sue linee nei colori tipici del paesaggio circostante. L’accesso alla scuola, da via Sgarallino, è caratterizzato da una grande veranda d’ingresso che serve per la sosta come riparo dalla pioggia o dal sole. Gli spazi interni sono distribuiti in modo che le aule e i laboratori siano rivolti verso il paesaggio, mentre gli spazi comuni e i servizi siano in collegamento con la viabilità di accesso. Alcuni spazi hanno anche una flessibilità che consente sia il lavoro che la socializzazione, per una quantità di alunni variabile e per esigenze didattiche diverse (spazi senza banchi e posti assegnati).
Nelle immediate vicinanze della scuola sono stati previsti spazi aperti per il gioco dei bambini: orti didattici, bordure per osservare le fioriture nelle diverse stagioni dell'anno, cipressi come piante di alto fusto di prossimità. La palestra sorgerà in una zona seminterrata, nascosta sotto il declivio della collina, in modo da non causare impatto sul paesaggio, e sarà utilizzata anche da un’utenza esterna in orario extra-scolastico, grazie ad un ingresso indipendente e alla presenza di parcheggi sull'area confinante con l'ingresso carrabile alla scuola.
“Si tratta di un progetto strategico per l’amministrazione perché è un investimento sui ragazzi, sulla loro formazione e crescita – ha detto il sindaco Alessandro Franchi durante la presentazione del progetto alla stampa - ma è anche un investimento sulle nostre colline, perché giovani coppie e famiglie possano stabilircisi e mandare i figli a scuola, e un bacino di circa 4mila abitanti delle tre frazioni di Nibbiaia, Gabbro e Castelnuovo abbia un servizio educativo in linea con le metodologie didattiche di oggi. Nei mesi scorsi abbiamo incontrato gli insegnanti di Gabbro con un pedagogista di livello nazionale, che ha raccolto le loro esigenze e ne ha tenuto conto come membro della commissione di valutazione dei progetti. Il progetto vincitore rispetta i criteri di bioedilizia e sostenibilità, riduce l’impatto ambientale e il consumo energetico, ma si inserisce nel contesto paesaggistico, che è uno dei più belli del nostro territorio, valorizzandone le potenzialità”.
“La scuola ospiterà circa 120 bambini, avrà 7 aule, laboratori, la palestra e spazi flessibili per attività di drammatizzazione, distribuiti su circa 1400 metri quadrati – ha aggiunto l’assessore al patrimonio Piero Nocchi – e altrettanti saranno quelli esterni destinati a parco. E’ un complesso dunque in cui si svolgerà la vita della comunità, non solo l’attività didattica per i ragazzi. Grazie al concorso europeo abbiamo ricevuto progetti di alta qualità, che hanno consentito una scelta di ampio respiro pure in un contesto periferico del territorio comunale”.
La proposta è risultata vincitrice a seguito della valutazione della Commissione giudicatrice, che il 22 novembre ha redatto la graduatoria finale di merito della candidature (Decreto n. 2578 del 22/11/2018). La commissione (nominata con Determinazione n. 654 del 05/10/18) era composta da membri esperti, funzionari pubblici e accademici: Claudio Santi, dirigente ai Lavori Pubblici del Comune di Piombino, in qualità di presidente, Antonello Boschi e Fabio Fantozzi professori associati presso il Dipartimento dell’Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni dell’Università di Pisa, rispettivamente nelle discipline di Composizione Architettonica e Urbana e Fisica Tecnica Ambientale, Monica Ceccanti, funzionaria del Settore Programmazione e sviluppo del territorio del Comune di Rosignano, e Roberto Farnè, professore ordinario presso il Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita Scienze motorie dell’Università di Bologna, settore scientifico disciplinare Didattica e Pedagogia Speciale.
Sedici i progetti valutati (dei diciassette pervenuti uno è risultato fuori dei termini di scadenza), cinque quelli inseriti nella rosa dei premiati, come prevedeva il concorso (bando e disciplinare approvati con Det. n. 462 del 06/07/18). Al vincitore (67/100 punti) andranno infatti 24 mila euro, 8mila euro al secondo classificato (costituendo Raggruppamento Temporaneo di Professionisti con capogruppo LEM associati di Livorno, 64/100 punti), 4mila al terzo (architetto Mirco Ambrosi, Vò, Padova, 61/100 punti), e mille euro al quarto e quinto classificato (ex aequo con 60/100 punti: architetto Matteo Benigna, Castelfranco Veneto, Treviso, e il costituendo Raggruppamento Temporaneo di Professionisti con capogruppo s.b.arch.-studio bargone architetti associati di Foligno, Perugia).