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Sono trascorsi novant’anni da quando le arie di Giuseppe Verdi risuonarono nel Teatro Solvay per l’inaugurazione. Sabato 24 novembre si ricorda l’apertura della storica sala – nel maggio 1928 – con l’allestimento de “La Traviata, nell’ambito del progetto “InOpera”.
Promosso dal Comune di Rosignano Marittimo con la direzione artistica di Alessio Pizzech e la collaborazione della Fondazione Armunia, il progetto da alcuni mesi sta riannodando i fili del tessuto culturale e sociale della comunità attraverso incontri pubblici con professionisti della lirica, seminari di formazione degli insegnanti, attività per le scuole del territorio – dagli istituti dall’infanzia alle superiori – coinvolgendo le associazioni che portano avanti il canto e la musica come Schola Cantorum, associazione musicale “Bacchelli”, Filarmonica Solvay, Università Popolare, associazione “Il Faro”. Il progetto si vale della collaborazione dell’Associazione Lirica Concertistica Italiana e ed è sostento dalle imprese locali e dal Rotary Club Rosignano, che affiancano i main sponsor, la Società Solvay e il Porto Marina Cala de’ Medici. A questo intenso lavoro è dovuto il tutto esaurito del primo spettacolo in cartellone “Va pensiero. Un teatro lungo un secolo. Gran spettacolo lirico” giovedì 8 novembre.
Durante la settimana si svolgono gli incontri con le scuole “Aspettando Traviata” per preparare i ragazzi all’ascolto dell’opera di scena sabato 24. In particolare è aperto al pubblico l'incontro di giovedì 22 novembre ore 17 (centro “Le Creste”) "Dall'idea alla realizzazione" sulla progettazione dello spettacolo, con lo scenografo Emanuele Sinisi, la costumista Ilaria Ariemme e il regista Roberto Catalano. Venerdì 23 inoltre le scuole partecipano attivamente all’allestimento in matinée (ore 9 e ore 11) di “Carmen. La stella del circo di Siviglia”, una produzione di AsLiCo con Bregenzer Festspiele Opera domani.
Sabato 24 novembre alle ore 21 va in scena “La Traviata”, una rilettura in chiave moderna del melodramma in tre atti con la musica di Verdi (1853). La tragica vicenda d’amore di Violetta e Alfredo è ambientata in uno spazio espositivo, dove la protagonista appare in foto appese, che ritraggono parti del suo volto. Il libretto di Francesco Maria Piave è tratto da “La Dame aux camélias” di Alexandre Dumas figlio. La produzione di AsLiCo – Pocket Opera propone la rappresentazione integrale dell'opera con una messa in scena e un'orchestrazione appropriata per i piccoli teatri storici, per far rivivere al pubblico la grande lirica in edizione tascabile. La regia è di Roberto Catalano, le scene di Emanuele Sinisi e i costumi di Ilaria Ariemme, dirige Jacopo Brusa. In scena, accompagnati dall’Orchestra 1813, ci sono tredici cantanti: Sarah Tisba (Violetta Valéry), Elena Caccamo (Flora Bervoix), Luisa Bertoli (Annina), Alessandro Fantoni (Alfredo Germont), Guido Dazzini (Giorgio Germont), Ermes Nizzardo (Gastone), Luca Vianello (Barone Douphol), Filippo Rotondo (Marchese D’Obigny), Pietro Toscano (Dottor Grenvil), Mattia Rossi (Giuseppe), Selena Bellomi, Veronica Ghisoni e Afra Morganti (amiche di Flora). Maggiori informazioni su https://bit.ly/2PGFAyX.
I biglietti dello spettacolo costano 15 euro per i primi posti (13 ridotti) e 12 per i secondi posti (ridotti 10 euro). Le riduzioni sono previste per under 26, over 65, Gruppo filarmonico Solvay, Schola Cantorum, Scuola Musicale Bacchelli, Università Popolare. Prevendite presso il Teatro Solvay il 23 novembre (ore 18-20) e il 24 (ore 17-21).