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Il Comune di Rosignano Marittimo promuove il progetto “InOpera”, con la direzione artistica di Alessio Pizzech e la collaborazione della Fondazione Armunia, per riportare la lirica alla comunità di Rosignano. Si tratta di un programma di incontri, seminari, laboratori e spettacoli per incentivare la partecipazione del pubblico, ed in particolare dei giovani e delle scuole, alle attività del Teatro Solvay, un luogo intorno al quale la città ha costruito la propria identità culturale.
Il Teatro Solvay, costruito dalla società chimica per le attività sociali e ricreative dei dipendenti e inaugurato nel maggio 1928, è diventato negli anni lo specchio di una comunità che si è sviluppata intorno al villaggio Solvay - un esempio di città-giardino nato agli inizi del Novecento - tra la fabbrica e il circolo ricreativo, la biblioteca e gli impianti sportivi e balneari. La sala fino dalla metà degli anni Trenta, dopo la ristrutturazione di Italo Gamberini, ha ospitato stagioni teatrali memorabili allestendo tragedie, commedie e operette, anche con la partecipazione degli abitanti di Rosignano. Negli anni sul palco del teatro si sono alternati protagonisti della scena nazionale quali Galliano Masini e Wanda Osiris, Vittorio De Sica e Carlo Dapporto, Vittorio Gassmann, Gino Cervi, Carmelo Bene, Leo De Berardinis e Giorgio Albertazzi.
Il Comune di Rosignano, acquisendo la sala dalla Società Solvay nel 2016, prosegue la tradizione teatrale promuovendo una stagione annuale di prosa, programmi di musica e danza, valorizzando il cinema, nell’ottica di coltivare i valori fondanti della comunità.
In questo contesto l'amministrazione promuove il progetto “InOpera” del regista Alessio Pizzech, che letteralmente mette “in opera” diversi attori del territorio intorno al Teatro Solvay, sottolineando le potenzialità del teatro d’opera per rinsaldare le radici culturali della collettività. L’opera lirica infatti è uno spettacolo popolare e multidisciplinare, patrimonio identitario della cultura italiana, capace di suscitare empatia e senso di comunità. Il “fare opera” era presente nella cultura della provincia italiana dagli anni Cinquanta fino agli anni Settanta, periodo in cui il Teatro Solvay fu un palcoscenico importante per grandi nomi del panorama lirico italiano, dai soprani Magda Olivero e Iris Adami Corradetti, al tenore Mario Del Monaco al livornese Galliano Masini, oltre a molti interpreti della scena operistica nazionale.
“Il progetto è nato per completare l’offerta culturale del Teatro Solvay, in cui cerchiamo di ricostruire la vita culturale e sociale della nostra comunità – ha detto l’assessora alla cultura Licia Montagnani durante la presentazione alla stampa - la lirica è un genere che richiede conoscenza, per questo vogliamo gettare un seme alle nuove generazioni coinvolgendo le scuole dalle materne alle superiori. In questo percorso abbiamo avuto la collaborazione generosa di tutte le associazioni del territorio che promuovono la musica e il canto, ma anche dei privati, dagli sponsor principali ai piccoli esercizi commerciali alle strutture ricettive, che testimonia la vicinanza delle persone alle istituzioni”.
“InOpera” per questo vuole riannodare i fili di un tessuto culturale e sociale su cui si è sviluppata l’identità della collettività, per accompagnarla verso il futuro. Il progetto si compone di conferenze preparatorie e spettacoli, produzioni culturali e incontri con diverse realtà del territorio, una sezione visiva con documenti sulla storia della lirica a Rosignano.
Coinvolge professionisti della lirica, le scuole del territorio – insegnanti e alunni degli istituti dall’infanzia alle superiori - le associazioni storiche che portano avanti il canto e la musica - Schola Cantorum, associazione musicale “Bacchelli”, Filarmonica Solvay, Università Popolare – e le imprese locali, che supportano il progetto affiancando i main sponsor del progetto, la Società Solvay e il Porto Marina Cala de’ Medici. Inoltre collabora al progetto l’Associazione Lirica Concertistica Italiana, da anni è impegnata nella divulgazione della lirica con Opera Education, una piattaforma di educazione musicale che spiega la lirica a bambini e ragazzi da 0 a 18 anni, progettando percorsi didattici per le scuole e coinvolgendo i giovani in spettacoli lirici, adattati a diverse fasce d’età.
Il progetto ha avuto una fase preparatoria a settembre durante il “Settembre pedagogico”, con una conferenza per gli insegnanti e il laboratorio per insegnanti di preparazione ai progetti di “Carmencita” e “Carmen” per le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado di Rosignano Marittimo, in collaborazione con Opera Education, Teatro Sociale di Como e AsLiCo.
“InOpera fa parte del mio percorso artistico sul territorio per fare comunità – ha aggiunto Pizzech – per questo siamo partiti da ciò che è stata la lirica per Rosignano, quando al Teatro Solvay le persone aiutavano a realizzare costumi e scenografie per le opere con grandi nomi del teatro nazionale, la gente comune lavorava a fianco di professionisti della lirica come Masini e Olivero e l’opera era un rito collettivo per la città. Abbiamo riunito le associazioni che oggi portano avanti il canto e la formazione musicale e abbiamo chiamato AsLiCo, per la prima volta in Toscana, per educare insegnanti e bambini. Circa 80 maestre erano presenti ai primi laboratori, per trasmettere la lirica a 1400 bimbi e ragazzi del territorio. Questi ragazzi non solo assisteranno alle opere in matineé, ma canteranno durante le rappresentazioni e porteranno la lirica nelle famiglie coinvolgendo l’intera collettività”. Durante la presentazione anche i rappresentanti di Rotary Club (Viviano Vannucci), Università Popolare (Gianfranco Montagnani), Scuola di musica “Bacchelli” (Elena Ciaffone) e Schola Cantorum (Cecilia Triglia) hanno manifestato il loro entusiasmo e sostegno al progetto “InOpera”.
Dal 8 novembre iniziano gli spettacoli al Teatro Solvay, sia in edizione serale che in matineé per le scuole. Viene inoltre allestita nella sala una sezione visiva con materiali d'archivio e foto d’epoca relativi alla tradizione operistica a Rosignano.
Apre il programma l'8 novembre alle ore 21 “Va' pensiero. Un teatro lungo un secolo. Gran spettacolo lirico”, ideato e condotto da Guido Barbieri, giornalista di Rai Radio 3, e Alessio Pizzech. La serata inaugurale è anche l'occasione per ricostruire i novant'anni di storia del Teatro Solvay dalle origini fino ai nostri giorni. Un pianoforte, un coro e un gruppo di solisti faranno riascoltare i frammenti delle opere allestite al teatro dalla fondazione ad oggi. Partecipano le classi quarte e quinte del secondo Circolo didattico di Rosignano
Il 24 novembre ore 21 viene proposto l’allestimento de “La Traviata” in ricordo dell'opera che inaugurò il Teatro Solvay nel maggio 1928. Si tratta del melodramma in tre atti con la musica di Giuseppe Verdi (1853), che narra la tragica vicenda d’amore di Violetta e Alfredo. Il libretto di Francesco Maria Piave è tratto da “La Dame aux camélias” di Alexandre Dumas figlio. La produzione di AsLiCo – Pocket Opera propone la rappresentazione integrale dell'opera ma con una messa in scena e un'orchestrazione appropriata per i piccoli teatri storici, per far rivivere al pubblico la grande lirica in edizione tascabile. In scena tredici cantanti accompagnati dall’Orchestra 1813.
Il 23 novembre viene rappresentata in matinée (ore 9 e ore 11) “Carmen. La stella del Circo di Siviglia” tratta dalla celebre opera di Bizet (1875) rivisitata per bambini da AsLiCo nell’ambito di Opera Educational. Viene allestita un'opera in quattro quadri per le scuole elementari e medie con adattamento musicale e drammaturgico a cura di AsLiCo.
Infine il 7 dicembre viene allestita in matinée (ore 9 e ore 11) per la scuole materne “Carmencita”, prodotta da AsLiCo con Opera Kids. La trasposizione drammaturgica dell'opera effettuata da Luana Gramegna e Simone Faloppa, con la drammaturgia musicale di Federica Falascioni, prevede una cantante, un attore, dei bizzarri burattini e un pianoforte per raccontare la creatività di Bizet e il suo viaggio per terminare la “Carmen”.
Il 30 novembre ore 21 (Centro le Creste, Rosignano Solvay) il progetto prevede anche la presentazione del libro “Meno grigi più Verdi. Come un genio ha spiegato l'Italia agli italiani” di Alberto Mattioli. Interviene l'autore con il giornalista de La Repubblica Luca Baccolini.
I biglietti degli spettacoli in serale costano 15 euro per i primi posti (13 ridotti) e 12 per i secondi posti (ridotti 10 euro). Le riduzioni sono previste per under 26, over 65, Gruppo filarmonico Solvay, Schola Cantorum, Scuola Musicale Bacchelli, Università Popolare. Prevendite presso il Teatro Solvay il giorno prima (ore 18-20) e il giorno stesso degli spettacoli (ore 17-21).