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Medaglia al Merito CivileMedaglia al Merito Civile

 

Al Comune di Rosignano Marittimo è stata conferita dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella la Medaglia di bronzo al Merito Civile per gli eventi della seconda guerra mondiale (Decreto del 14 marzo 2018). Il riconoscimento viene consegnato dal vicario del prefetto di Livorno Sabatina Antonelli in occasione del 74° anniversario della liberazione di Rosignano mercoledì 11 luglio ore 17,30 presso la Fattoria Arcivescovile (via del Torrione, 1) durante un Consiglio comunale solenne in seduta aperta.

La motivazione della più alta carica dello stato recita: "dopo 1'8 settembre 1943 la locale comunità, nonostante i numerosi eccidi e rappresaglie subiti ad opera delle truppe tedesche, contribuì significativamente alla lotta di liberazione, favorendo la presenza di gruppi organizzati partigiani, che si adoperavano per difendere la fabbrica chimica Solvay, importante obiettivo militare. Chiaro esempio di elette virtù civiche, orientate ai più alti valori di liberta e di democrazia".

Il Comune di Rosignano infatti registrò numerose perdite di vite umane durante la guerra: i dati d'archivio indicano complessivamente 234 abitanti rimasti uccisi nel corso del conflitto - di cui 173 nel solo periodo tra giugno e luglio 1944 - per fatti di guerra o per rappresaglia; 1.087 gli edifici  distrutti, 1.843 quelli danneggiati gravemente e 4.701 in modo più lieve. Molti gli episodi che restano ancora vivi nella memoria collettiva: la fucilazione di Oberdan Chiesa (29 gennaio 1944), la cruenta incursione dei bombardieri pesanti che provocò 30 vittime (15 giugno 1944), l’eccidio di Vada (20 giugno 1944), l’assassinio ad opera della SS del partigiano Goriano Gorini (24 giugno 1944), la strage della famiglia Nocchi (giugno 1944), lo sterminio per rappresaglia della famiglia Ricciarelli al Saracino (2 luglio 1944). Notevole fu l’apporto militare e politico fornito alla lotta per la libertà, con episodi di solidarietà di cui furono protagonisti cittadini come don Antonio Vellutini, membro della resistenza e presidente del Comitato di Liberazione Nazionale a Vada o il partigiano Sante Danesin. Rosignano infatti subì presto l’occupazione delle truppe tedesche interessate agli impianti Solvay di produzione della soda per alimentare l’industria bellica, provocando incursioni aeree degli alleati per indebolire il sito industriale e le vie di collegamento come la ferrovia. Precoce fu anche la mobilitazione dei gruppi antifascisti, che dopo l’armistizio del 8 settembre 1943 parteciparono alla resistenza. Il movimento partigiano alla vigilia della liberazione contava sul territorio oltre cento combattenti, che spesso fornirono un appoggio logistico-operativo determinante alle iniziative delle forze alleate.

Mercoledì 11 apre i lavori della seduta consiliare solenne la presidente Caterina Giovani, interviene il vicario del prefetto di Livorno Sabatina Antonelli che consegna la Medaglia di bronzo al Merito Civile conferita al comune dal Presidente della Repubblica. Segue l’intervento del sindaco Alessandro Franchi e di Carlo Ghezzi, della segreteria nazionale ANPI, infine del presidente della Fondazione Spadolini – Nuova Antologia Cosimo Ceccuti. Infine vengono accolti i contributi dei gruppi consiliari e del pubblico presente in sala.

 


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Pubblicato il 06-07-2018
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