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Alessandro Franchi, primo cittadino di Rosignano, interviene nel dibattito di questi giorni sulle misure di sicurezza obbligatorie nella manifestazioni pubbliche in vigore da un anno. Il sindaco, anche a seguito dell’annullamento di alcuni eventi estivi sul territorio, ha inviato una lettera al Ministro dell’Interno Matteo Salvini in cui condivide la necessità di garantire la sicurezza, ma anche di tutelare gli organizzatori locali, che stanno riscontrando difficoltà nell’attuazione dei piani obbligatori, e favorire la realizzazione di manifestazioni estive sul territorio.
Franchi infatti segnala “la necessità di una maggiore gradualità nell'individuazione di provvedimenti di safety necessari per i vari tipi di iniziative, in modo da non costringere gli organizzatori dei piccoli eventi a mettere in campo le stesse misure previste per gli eventi maggiori”, che richiedono piani di sicurezza complessi. Il sindaco sollecita “la possibilità di fornire in tempi brevi un’interpretazione delle circolari che consenta di realizzare alcune iniziative estive che altrimenti rischiano di essere annullate”. Infatti il sindaco, su cui ricade la responsabilità di attuare le direttive del ministero dell’Interno, evidenzia che “queste non sono sempre adattabili alla grande varietà di manifestazioni pubbliche svolte da associazioni di volontariato, parrocchie, associazioni culturali e di categoria” e chiede “una sintesi tra l’imprescindibile esigenza di sicurezza e la non meno importante libertà di iniziativa culturale e ricreativa dei cittadini”.
Ad un anno dall’adozione delle disposizioni del Ministero dell’Interno i provvedimenti di tutela della sicurezza e dell’ordine pubblico attuati dal Comune “hanno consentito di prevenire i rischi, accrescere la cultura e l’impegno delle istituzioni e dei cittadini in materia di sicurezza e incentivare il coordinamento delle azioni messe in campo dai vari soggetti” – rileva Franchi – ma la loro attuazione “comporta costi aggiuntivi, non sempre congrui e sostenibili, che scoraggiano gli organizzatori degli eventi”. Quindi “pur con la consueta collaborazione e disponibilità di Prefettura e Questura – prosegue - applicare le circolari con rigore implica un impegno organizzativo ed economico che le piccole realtà associative non possono permettersi e di conseguenza una inevitabile riduzione delle iniziative di animazione dei luoghi pubblici, con effetti negativi sulla socialità e sull’attrazione turistica dei borghi e dei centri urbani”.
La lettera, indirizzata al ministro Salvini, al capo Dipartimento di Pubblica sicurezza Franco Gabrielli e al capo Dipartimento dei Vigili del fuoco Bruno Frattasi, è inviata in conoscenza ai vertici di Anci nazionale (al presidente Antonio Decaro, al segretario generale Veronica Nicotra e al delegato alla Sicurezza Luigi de Magistris), di Anci Toscana (al presidente Matteo Biffoni, al direttore Simone Gheri), al prefetto di Livorno Anna Maria Manzone e al Questore di Livorno Orazio D’Anna.