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“Sottolineo che in tutti gli incontri che ci sono stati con le società di calcio del territorio non abbiamo mai promesso niente a nessuno” afferma il sindaco Alessandro Franchi in relazione alla accuse pubbliche mosse al Comune attraverso i media e i social network dalla società ASD Rosignano Solvay 1922. “Fino dal primo incontro abbiamo ascoltato il progetto per il calcio a Rosignano avanzato dalla suddetta società trovandolo interessante e condivisibile per il rilancio del calcio sul territorio – prosegue - ma la gestione dello stadio è in proroga alla società Rosignano Sei Rose, come chiunque può constatare dagli atti pubblici del Comune. Durante l’ultimo incontro il 2 maggio, come in quelli precedenti, abbiamo spiegato che – nel caso si fossero verificate le condizioni per rimettere in gestione lo stadio - il Comune per gli affidamenti deve applicare le normative in materia, ossia la Legge Regionale 21/2015 e il Regolamento comunale per la gestione delle strutture sportive”. Inoltre aggiunge: “colgo l’occasione di questo chiarimento per ribadire che sarebbe l’ora di realizzare un progetto unitario – articolato in scuole calcio, settore giovanile e prima squadra - che l’attuale frammentazione delle società, frutto di un campanilismo anacronistico, non consente di mettere in atto. Un progetto unitario invece darebbe ulteriori e migliori opportunità sportive per i giovani e consentirebbe di avere un prima squadra, esito di uno sforzo collettivo, che potrebbe ambire a categorie superiori portando lustro all’immagine dell’intero territorio. Se le società che incontreremo nei prossimi giorni volessero condividere questo intendimento, il Comune si mette a disposizione per un progetto ambizioso di questa caratura”.