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I valori della qualità dell’aria a Rosignano sono al di sotto dei parametri minimi stabiliti dalla normativa per la protezione della salute. Lo rivela la campagna straordinaria di rilevamento della qualità dell’aria richiesta dal Comune di Rosignano Marittimo ad ARPAT – Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana a seguito dell’impegno preso dall’amministrazione durante il percorso pubblico del progetto “Rosignano città laboratorio per la prevenzione oncologica”, per stabilire una fotografia dello stato di salute del territorio. L’iniziativa infatti era volta a fornire un quadro ambientale rilevando le concentrazioni di agenti inquinanti - Monossido di Carbonio (CO), Biossido di Azoto (NO2), Biossido di Zolfo (SO2) e di Particolato PM10 – la cui presenza è ritenuta dannosa per la salute umana.
La campagna indicativa di misura, condotta con il mezzo mobile in piazza del Mercato a Rosignano Solvay, aveva lo scopo di definire situazioni ambientali non ancora sottoposte ad indagini, che nel lungo periodo possono determinare un superamento degli standard di Qualità dell’Aria a causa di fattori locali quali l’incidenza di industrie, gli alti flussi di traffico o condizioni meteoclimatiche sfavorevoli.
Il monitoraggio è stato realizzato grazie alla convenzione stipulata tra ARPAT e il Comune (schema approvato con DGC n. 357 del 13/12/2016), in quanto si tratta di un’attività istituzionale non obbligatoria di ARPAT, soggetto competente in materia, che prevede una serie di rilevamenti e attività continuative che si sviluppano nell’arco di tutte le stagioni, e per un minimo di 60 giorni distribuiti nei dodici mesi. E’ stato individuata via della Costituzione come area più idonea per posizionare la stazione di monitoraggio mobile. Il costo sostenuto dal Comune per la rilevazione è di 9.600 euro.
La campagna è stata condotta con il Laboratorio mobile della Regione Toscana dal 18 marzo 2017 al 28 febbraio 2018, e si è articolata in quattro campagne di rilevazione stagionali (primaverile: 15 marzo-11 aprile; estiva: 10-27 giugno; autunnale: 5-22 ottobre; invernale: 10-28 febbraio), nel rispetto dei requisiti per la realizzazione di monitoraggi di questo tipo previsti dalla normativa (D.Lgs. 155/2010).
L’indagine ha restituito indicatori a breve termine che, relativamente ai parametri di CO, NO2 e SO2, rispettano ampiamente le soglie previste dalla normativa vigente in materia di qualità dell’aria per la protezione della salute umana. Anche per quanto riguarda il PM10 il valore limite giornaliero di 50 g/m3 è risultato sempre rispettato. I valori medi annuali degli indicatori misurati sono ampiamente inferiori ai limiti normativi annuali. L’indagine è pubblicata sul sito istituzionale del Comune, www2.comune.rosignano.livorno.it, Sezione “Rosignano Città laboratorio per la prevenzione oncologica”, link https://bit.ly/2ImOSIr.
“Durante gli incontri del progetto “Rosignano città laboratorio per la prevenzione oncologica” sono stati sollevati dubbi che l’unica centralina presente sul territorio a Poggio San Rocco fosse insufficiente per monitorare la qualità dell’aria e misurare l’impatto degli agenti inquinanti sulla salute dei cittadini – afferma il sindaco Alessandro Franchi – così abbiamo preso l’impegno di effettuare un monitoraggio aggiuntivo e straordinario con ARPAT. I risultati rivelano concentrazioni di sostanze inquinanti ben sotto la soglia dei limiti consentiti, anche delle concentrazioni misurate dalla vecchia centralina che si trovava nella stessa zona in via della Costituzione”.
“E’ un dato ormai riconosciuto che la qualità dell’aria impatta sulla salute umana, come rilevano anche gli studi dell’Organizzazione Mondiale della Sanità – aggiunge l’assessore all’ambiente Daniele Donati - per questo abbiamo promosso questo monitoraggio in relazione al percorso sulla prevenzione della malattie oncologiche, che peraltro interessa anche altre tipologie quali le malattie cardiovascolari”.