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una scena dello spettacolo una scena dello spettacolo "La cerimonia"

I giovani e la perdita di identità, l’assenza della figura paterna e la mancata ribellione che forma l’adulto sono le tematiche che solleva Oscar De Summa ne “La Cerimonia”, di scena al Teatro Solvay mercoledì 21 marzo ore 21,15. La stagione teatrale 2017/18, frutto della collaborazione fra il Comune di Rosignano Marittimo e la Fondazione Toscana Spettacolo onlus, con il supporto tecnico di Armunia, affida l’ultimo appuntamento ad un tema che riguarda i giovani e la capacità di affrontare il futuro. De Summa, uno degli autori più apprezzati del teatro contemporaneo, firma testo e regia di un lavoro profondamente radicato nel presente, affrontando alcuni tabù sulla crescita e la formazione dell’adulto, che sono legati ai fenomeni di disagio spesso al centro della cronaca. Molto conosciuto sul territorio per aver allestito le sue opere nei festival di Armunia e creato spettacoli in residenza al castello Pasquini – “Stasera sono in vena”, “Riccardo III”, “La sorella di Gesucristo” sono alcuni - l’attore pugliese inaugura una trilogia in cui rintraccia le figure del mito nella società contemporanea. Ne “La cerimonia” affronta l’archetipo di Edipo, che segna il rito di passaggio dall’infanzia all’età adulta e dalla famiglia alla società. L’autore ha realizzato centinaia di interviste con adolescenti, per comprendere i modi in cui il disagio adolescenziale può sfociare in atti di violenza, esprimere forme di disagio e marginalità. De Summa si interroga sull’identità attraverso la figura di Edi, un’adolescente senza particolari desideri, che “galleggia dolcemente sulla superficie della vita”. “La sua non è un’apatia generalizzata e generazionale – spiega nella note di regia - avere tutte le possibilità corrisponde a non averne nessuna se non vi è una regola, un limite, un proibito che definisce il contorno della scoperta e del superamento, che sprigiona l’adrenalina proprio in questo superamento, proprio perché ci obbliga ad andare oltre il conosciuto, e mettendoci in gioco ci rivela a noi stessi”. In scena c’è il classico quadretto della famiglia seduta al tavolo, luogo dell’incontro e della convivialità, che qui diventa teatro della cerimonia allestita da Edi, dove si mescolano tragico e comico e avviene la rinascita. L’ambientazione è a fine anni Novanta, scandita dalle musiche dei Radiohead, Massive Attack, Manu Chau e Tori Amos.

Lo spettacolo è in prevendita sul circuito Boxoffice con aggiunta della commissione o al Teatro Solvay dalle ore 18. Biglietti: primi posti 15 euro, ridotti 13; secondi posti 12 euro, ridotti 10. Riduzioni per under 26, over 65, Gruppo Filarmonico Solvay, Schola Cantorum, Scuola Musicale Bacchelli, Università Popolare. Informazioni: Armunia 0586 754202, 0586 759021.

Pubblicato il 16-03-2018
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