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Interconnessioni è il titolo scelto da Armunia per il progetto 2018 che vedrà 36 artisti in residenza con 31 spettacoli e “restituzioni”, prove aperte che gli stessi artisti con Armunia, hanno scelto di definire in questo modo per sottolineare il senso della restituzione al territorio e la volontà di creare un pubblico attivo che interagisca e partecipi alla creazione degli spettacoli attraverso i laboratori, organizzati per adulti, adolescenti e bambini dentro e fuori dalle scuole. Una stagione teatrale fatta di spettacoli in “piccolo formato” adeguati agli spazi alle sale del castello Pasquini e alcuni spettacoli per le famiglie in programma al teatro Solvay, ai quali appunto s’integreranno le restituzioni e i laboratori che attraversano il corpo, la parola e l’arte a 360 gradi, per tutte le generazioni con alcuni percorsi intermedi pensati tra scuole e famiglie. La stagione che è dedicata a Mario Bellucci - Presidente del collegio dei sindaci revisori recentemente scomparso, «amico sincero, guida discreta e preziosa per Armunia e per tutti noi» - prenderà il via domenica 14 gennaio alle 18 nella sala del camino del Castello Pasquini con lo spettacolo del Collettivo Controcanto Sempre domenica, un lavoro sul tempo, l’energia e i sogni che il lavoro quotidianamente consuma. Lunedì 8, martedì 9 e mercoledì 10 gennaio dalle 17 alle 19, è in programma invece il primo laboratorio Giochi da ragazzi con la compagnia I sacchi di sabbia ed è rivolto a bambini dagli 8 agli 11 anni che con il supporto degli artisti potranno sperimentare l’incontro di tecniche: dalla recitazione alla creazione e manipolazione di marionette di carta. «Iniziamo questo nuovo anno forti dei risultati importanti raggiunti nel 2017 - ha esordito nella conferenza stampa di presentazione del programma, il presidente Vincenzo Brogi - Per il terzo anno consecutivo chiudiamo in attivo il bilancio dell’associazione, abbiamo avuto un aumento dei contribuiti regionali e ministeriali per il nostro progetto delle residenze e un riscontro positivo, sia per il pubblico che per la critica, per la ventesima edizione del festival Inequilibrio. Inoltre collaboriamo nella gestione del Teatro Solvay. Non abbiamo ancora date certe, invece, per l’utilizzo della foresteria e dell’auditorium, per noi spazi vitali, ancora in fase di ristrutturazione». La presentazione del ricco programma della stagione è stata affidata ai direttori artistici Fabio Masi e Angela Fumarola, che hanno sottolineato la centralità della qualità artistica e dell’impegno nei confronti del territorio. La proposta artistica e culturale prevede produzioni per bambini e ragazzi, come il progetto scuola, il progetto “Città futura” che quest’anno intreccia un progetto cinematografico, il teatro per i ragazzi e per le famiglie, senza dimenticare l'importanza dei laboratori gratuiti per i bambini, ma rivolti anche gli over 60. Grazie alle Residenze artistiche si costruiscono infatti sul territorio progetti che coinvolgono i cittadini. Quest’anno Armunia intercetterà anche giovani artisti che dialogheranno con altri di maggiore esperienza, consolidando le Residenze come esperienze di mentoring. La programmazione proseguirà domenica 21, sempre alle 18, con Little Boy (primo studio) a cura di Teatro dell’Elce, mentre venerdì 26 gennaio, alle 21,15, la Compagnia Berardi Casolari porterà in scena lo spettacolo vincitore del concorso internazionale “L’altro festival” di Lugano edizione 2005, Briganti. Tra gli appuntamenti da non perdere il confronto pubblico in programma giovedì 22 febbraio nell’auditorium del castello Pasquini con Antonella Questa e il professor Paolo Perticari dal titolo Verso un’infanzia felice? . Antonella Questa, attrice, drammaturga e regista da sempre attenta a tematiche sociali legate soprattutto alla questione femminile che ha sempre affrontato con intelligenza e ironia in molti suoi spettacoli di successo, torna ad Armunia in residenza per preparare il suo nuovo lavoro che debutterà al Festival Inequilibrio 2018. L’attrice sta lavorando sui temi della famiglia (tema centrale di molti suoi spettacoli) e dell’educazione in particolare sulle radici della nostra educazione. La Questa ha iniziato la sua ricerca, partendo dal libro di Katharina Rutschky, sociologa e scienziata dell'educazione che pubblicò a Berlino nel 1977: “Pedagogia Nera”, una raccolta di saggi e manuali sull'educazione dei bambini pubblicati con successo a partire dalla fine del milleseicento fino ai primi del secolo scorso. “ Il professor Perticari è il curatore della versione italiana del libro. Un lungo viaggio umano e scientifico all'interno dei metodi educativi elaborati per crescere dei bravi adulti obbedienti attraverso la repressione delle loro emozioni,- spiega l’artista- ignorando i loro bisogni, manipolando la loro volontà e per questo usando la violenza fisica e psicologica, l'autoritarismo in famiglia e a scuola. Essendo la famiglia il tema centrale di ogni mio spettacolo,- racconta ancora la Questa- convinta che il nostro rapporto col mondo circostante parta sempre da lì e da questa venga influenzato, mi sono chiesta come mai a distanza di quaranta anni dalla pubblicazione, questo libro resti pressoché sconosciuto in Italia. E' forse perché la pedagogia nera è ancora presente? E se sì, in quale forma? Ce ne potremo mai liberare?.” Il 24 febbraio la Questa presenterà al teatro Solvay uno dei suoi più famosi e acclamati spettacoli Vecchia sarai tu. Tra gli altri appuntamenti del ricco programma Costellazioni, lo spettacolo per famiglie del danzatore e coreografo Giorgio Rossi/ Sosta Palmizi, la prova aperta del nuovo lavoro di Massimiliano Civica: Belve che conferma la collaborazione tra Armunia e il Teatro Metastasio di Prato. Il programma completo su www.armunia.eu Info e prenotazioni Armunia tel 0586 754202. (Fonte: Armunia, Ufficio Stampa)

Pubblicato il 09-01-2018
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