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I due fossi tombati “Botro secco” e Botro Cotone”, entrambi a Rosignano Solvay, saranno dotati di sistemi di allarme per avvisare i cittadini in caso di piena: lo prevede l’azione pilota del progetto transfrontaliero “ADAPT - Assistere l’ADAttamento ai cambiamenti climatici dei sistemi urbani dello sPazio Transfrontaliero”, finanziato dal Programma Transfrontaliero Italia-Francia Marittimo 2014-2020. I due botri, tombati da decenni e quindi conosciuti ormai da pochi abitanti, scorrono sotto via della Repubblica e via dei Mille per poi congiungersi e sfociare al mare in prossimità dello Scoglietto. Il Comune di Rosignano Marittimo, partner del progetto, sperimenterà così un sistema di allerta in grado di mettere in salvo gli abitanti in caso di forti e improvvise piogge alluvionali. Le precipitazioni improvvise infatti sfuggono alle previsioni meteo, per le loro caratteristiche di imprevedibilità e concentrazione in poco tempo, come si è verificato durante l’alluvione dello scorso 10 settembre, che a Livorno ha causato vittime. Rischi simili sono legati ai cambiamenti climatici, infatti solo da alcuni anni si verificano le “bombe d’acqua”, forti temporali isolati, che in poche ore sono in grado di causare danni ingenti e rischi seri per la popolazione. Esistono già sistemi di allerta capillare della Protezione Civile regionale e intercomunale che raggiungono i cittadini grazie alle nuove tecnologie (app per smartphone, avvisi pubblicati sui maggiori social network, allerte telefoniche, ecc ), ma talvolta si tende a sottovalutare il rischio connesso al reticolo idraulico minore, quello di fossi e torrenti, che in caso di copiose piogge sono i primi a salire di livello ed esondare, come a settembre il torrente Chioma. Questo tema forte per la tutela del territorio è emerso dagli interventi degli esperti durante il workshop dedicato al progetto ADAPT il 13 dicembre al centro “Le Creste”. E’ risultata fondamentale la sensibilizzazione degli abitanti, che sarà oggetto di un percorso partecipato anche all’interno del progetto per fronteggiare il cambiamento climatico. Dall’inizio del 2018 infatti sarà realizzato il percorso “Social Adapt”, che coinvolgerà in primo luogo le scuole e gli abitanti di Rosignano. Un punto centrale della tutela del territorio è infatti il coinvolgimento della popolazione, già sperimentato negli incontri del Piano di Protezione Civile intercomunale, con capofila il Comune di Rosignano Marittimo, e l’educazione delle nuove generazioni alle tematiche dell’ambiente e della tutela del territorio. “Iniziative pilota come il sistema di allarme che realizzeremo con il progetto Adapt e il percorso rivolto a scuole e società civile sono occasioni per sperimentare azioni nuove e integrarle nei sistemi educativi e di tutela del territorio – afferma l’assessora all’innovazione e finanziamenti europei Veronica Moretti – per questo il progetto prevede anche una struttura di governance per supportare la partecipazione, il Partenariato Urbano per l’Adattamento, composto da rappresentanti dell'associazionismo locale, delle istituzioni, scuole e associazioni di categoria che contribuiranno alla pianificazione della strategia locale per l'adattamento ai cambiamenti climatici”. Tutte le informazioni sul progetto su www.interreg-maritime.eu/adapt.