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Marco Aime, Umberto Curi, Ermanno Bencivenga e Michela Pereira saranno i filosofi e la filosofa protagonisti delle quattro Conferenze di Filosofia che il Comune di Rosignano Marittimo, Assessorato alla Cultura, organizza con il supporto organizzativo della cooperativa sociale Il Cosmo, il venerdì alle 21,15 alla Biblioteca Comunale Le Creste di Rosignano Solvay (LI).
Un appuntamento tradizionale quello del Comune con gli incontri di filosofia che ha un’antica tradizione per riflettere su tematiche di estrema attualità attraverso le parole di “esperti del pensiero”. Il primo incontro è in programma venerdì 20 ottobre, alle 21,15, alla biblioteca centro culturale Le Creste di Rosignano Solvay, con Marco Aime, docente di antropologia culturale all’Università di Genova che condurrà un incontro dal titolo Invecchiano solo gli altri. Una riflessione su come, in poco più di mezzo secolo, sono cambiati gli anziani. Un cambiamento così veloce che i mutamenti non si sono sedimentati nel sentire collettivo e non hanno prodotto rappresentazioni sociali adeguate. Eppure, ed è evidente a tutti, non ci sono più gli anziani di una volta. Sono tanti e saranno sempre di più. Godono in larga maggioranza di buona salute e di possibilità economiche. Per la prima volta nella storia non rivolgono solo lo sguardo al passato ma si misurano con un futuro ancora lungo. Siamo, anche se lo rimuoviamo, nella società dell’invecchiamento progressivo della popolazione.
Venerdì 3 Novembre alle 21,15 sarà la volta di Umberto Curi, Professore emerito di Storia della Filosofia all’Università di Padova, collaboratore dell’inserto culturale del Corriere della Sera “La Lettura”. Nell’incontro dal titolo I figli di Ares, Umberto Curi rifletterà su quale rapporto sussiste fra la distribuzione delle risorse su scala planetaria e la persistenza della guerra, quali sono le radici dell’ondata terroristica che si è sviluppata dopo l’11 settembre e quali realistiche prospettive di pace possono oggi essere perseguite. Il venerdì successivo, 10 novembre Ermanno Bencivenga
Professore ordinario di Filosofia presso l’Università di California, logico di fama internazionale che ha dato importanti contributi alla filosofia del linguaggio, alla filosofia morale e alla storia della filosofia tratterà il tema La scomparsa del pensiero. Perché non possiamo rinunciare a ragionare con la nostra testa. Logico e filosofo del linguaggio, Ermanno Bencivenga smaschera la più insidiosa delle catastrofi del nostro tempo: la capacità di ragionare rischia di scomparire. Ma ragionare significa tacitare le emozioni e gli impulsi per fare spazio alle idee e, soprattutto, a una discussione ordinata che le analizzi e ne determini il valore, aprendo nuove strade alla nostra convivenza. Raccontando la sua esperienza di professore, Bencivenga mostra che questa “catastrofe gentile”, tanto silenziosa quanto devastante, riguarda soprattutto le nuove generazioni, che sono più esposte alla proliferazione forsennata dei mezzi d’informazione e di comunicazione, diventati ormai troppo veloci e potenti rispetto al tempo che il pensiero logico richiede. Con il risultato inquietante che i giovani si abituano sempre più all’idea che qualcun altro, o meglio qualcos’altro, ragionerà per loro. Un saggio schietto e tagliente, che ci mette in guardia di fronte alle insidie di una mutazione antropologica che sottrae alla nostra specie la sua risorsa più preziosa: il ragionamento. L’ultimo appuntamento quello di venerdì 24 novembre è dedicato alla memoria di Antonella Musu e sarà con Michela Pereira, Ordinaria di Storia della Filosofia Medievale all'Università di Siena, ha iniziato a studiare Ildegarda di Bingen alla fine degli anni '70, e ne ha curato, insieme a Marta Cristiani, la prima traduzione integrale del Liber divinorum operum. Proprio Ildegarda di Bingen Maestra di sapienza nel suo tempo e nel nostro, sarà il titolo e il tema della conferenza. Nel cuore del XII secolo, epoca di grandi cambiamenti e di fioritura del sapere, Ildegarda scrisse opere teologico-profetiche, enciclopediche e mediche, esegetiche, agiografiche e poetico-musicali, nate da una conoscenza intuitiva (visione) che permise a questa “fragile donna” (come da sé si definisce) di raggiungere vette di immaginazione e di pensiero paragonabili a quelle delle menti più geniali del Medioevo e di parlare ancora, soprattutto attraverso la sua medicina olistica e i suoi canti, al nostro tempo. Ingresso libero. Info: biblioteca comunale 0586 724500 info@ilcosmo.it.