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Il Comune di Rosignano sta lavorando per il ripristino del verde dopo l’abbattimento dei pini a seguito dell’alluvione, mentre il Polo di Scapigliato sta accogliendo i rifiuti indifferenziati provenienti da Livorno a causa dell’alluvione. Questi in sintesi i due aggiornamenti alla V Commissione – ambiente effettuati dagli assessori alle manutenzioni e decoro urbano Piero Nocchi e all’ambiente e protezione civile Daniele Donati.
Il vicesindaco Donati ha ripercorso le operazioni svolte dal Comune, che si è allertato con grande tempestività. “La risposta è stata pronta – ha spiegato – i tecnici hanno agito quasi in tempo reale fino dall’accadere degli eventi nella notte e intorno alle 6,30 era già aperto il Centro Operativo Comunale”. Infatti il Centro Funzionale della Regione Toscana aveva diramato il bollettino di allerta meteo la sera del 9 settembre, e a seguito delle forti precipitazioni nella notte del 10 settembre, il Comune di Rosignano ha provveduto all’apertura del COC, che opera a supporto del sindaco - che in caso di calamità è autorità di protezione civile - per la direzione ed il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alla popolazione.
Le calamità principali che si sono abbattute sul territorio comunale sono state: esondazione del Torrente Chioma e allagamento di alcune viabilità comunali e tromba d’aria che ha colpito la frazione di Rosignano Solvay nella zona tra le vie Veneto, Carducci, Garibaldi, Agostini e via Aurelia fino ad esaurirsi in via Di Giacomo.
I danni per la tromba d’aria hanno interessato 100 appartamenti, prevalentemente in via Veneto e via Forlì, 14 dei quali dichiarati inagibili con ordinanza sindacale. Anche il tetto del centro per anziani in via Carducci è stato scoperchiato e i tre ospiti sono stati spostati in altre residenze assistite. I Vigili del Fuoco hanno provveduto alla messa in sicurezza dei fabbricati. Il fortunale ha causato il danneggiamento di 47 alberature, inoltre sono stati abbattuti 6 pini caduti sulla ferrovia Pisa-Roma causandone l’interruzione, e sono stati tagliati altri 37 che costeggiano la ferrovia e avevano perduto la stabilità, mettendo a rischio la sicurezza.
Le precipitazioni intense hanno causato l’esondazione del Torrente Chioma oltre a piccoli smottamenti e allagamenti sulle strade comunali e vicinali. Lo straripamento del Chioma ha provocato il crollo del ponte di collegamento con la viabilità e isolato il Residence Lido del Chioma. Le 50 persone presenti sono state evacuate. E’ stata allestita una struttura di ricovero presso la palestra del Lillatro (via Gigli, Rosignano Solvay) per 50 persone, dove hanno trovato momentaneamente posto gli ospiti del residence, quelli del campeggio Azzurro (nel comune di Livorno) e le persone con abitazioni danneggiate dalla tromba d’aria. La struttura di ricovero al Lillatro è stata chiusa perché nel frattempo le persone hanno trovato altre sistemazioni.
Il COC è stato chiuso venerdì 15 settembre, al termine delle operazioni di soccorso.
Proseguono invece gli interventi portati avanti dal Comune e dalle imprese private per mettere in sicurezza gli appartamenti danneggiati dalla tromba d’aria e per sistemare alcuni argini stradali dove si sono depositati detriti. Per togliere dall’isolamento il residence Lido del Chioma il Comune di Livorno ha recuperato le automobili rimaste nel parcheggio per mezzo di una autogru e si occupa del ripristino del percorso demaniale per raggiungere la banchina del porticciolo lato Livorno. Il Comune di Rosignano sta lavorando a ripristinare il collegamento interrotto dalla caduta del ponte, per garantire l’accesso pedonale al residence. Inoltre l’amministrazione ha attivato la società Rea spa per il recupero di rifiuti ammassati a seguito dell’alluvione (macerie, detriti di legno, ferro, ecc.).
“Su richiesta della Regione abbiamo attivato l’impianto di Scapigliato tramite un protocollo per smaltire i rifiuti provenienti da Livorno – ha spiegato Donati - si parla di molte migliaia di tonnellate, detriti portati da corsi d’acqua o mobili e suppellettili trascinati via dalle abitazioni. Si tratta in parte di rifiuti indifferenziati di grande varietà, che devono essere anche selezionati manualmente, per cui Scapigliato applica tariffe agevolate a fronte dell’emergenza. Lo facciamo su richiesta della Regione, come per altre emergenze perché riteniamo che sia un dovere civico e perché nella normativa della protezione civile i confini amministrativi passano in secondo piano di fronte all’emergenza”.
Infine Nocchi ha spiegato che il Comune sta lavorando per ripristinare il verde a seguito del danneggiamento delle alberature e dell’abbattimento dei pini lungo la ferrovia, che “è stato necessario per ragioni di sicurezza – ha spiegato - un pino di quelli abbattuti pesava dalle 9 alle 14 tonnellate, quindi si possono immaginare i rischi di una caduta per le persone. Lavoreremo per il ripristino del verde su territorio pubblico e privato, su via Garibaldi, via Carducci fino a via di San Giacomo. Siamo in contatto con l’Università di Pisa perché sul territorio ci sono piante di età avanzata, sugli 80/100 anni”.
In commissione SUL ha chiesto una commissione sul verde per rendere partecipi i consiglieri delle problematiche ambientali, Forza Italia, rilevando l’alto tasso di ventilazione che interessa la zona presso i Palazzoni, ha chiesto di promuovere uno studio di approfondimento, nell’ottica di chiarire le cause delle trombe d’aria che si sono abbattute più volte in quell’area. Il Movimento 5 Stelle ha sottolineato l’intensificazione dei fenomeni che causano calamità e la possibilità una pianificazione adeguata del territorio, anche sollecitando studi di settore.
Per far fronte ai danni il Comune ha provveduto con interventi in economia e con il ricorso a ditte esterne con procedura di somma urgenza. In totale l’importo delle spese fin qui assunte è di circa 471mila euro, di cui 300mila a carico di Rete Ferroviaria Italiana e 171mila euro a carico del Comune. In particolare 40mila euro sono stati destinati alla rimozione e abbattimento delle alberature, 100mila per ripristinare la copertura del centro anziani, 15mila euro servono per il ripristino delle vie comunali e vicinali interessate da smottamenti e detriti, 5mila sono stati spesi per le opere provvisionali realizzate dai Vigili del Fuoco. L’attivazione di Rea spa con urgenza per il recupero di rifiuti sarà coperta con 7.500 euro. Per la rimozione e l’abbattimento dei pini dalla ferrovia RFI sosterrà una spesa di 300mila euro. L’allestimento della palestra al Lillatro come struttura di ricovero ha richiesto un impegno di 1.000 euro, e 2.500 euro per la somministrazione di pasti alle persone evacuate, ai volontari, Vigili del Fuoco e ai dipendenti comunali impegnati nelle operazioni di soccorso.