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Si apre giovedì 31 agosto ore 17,30 con Alessandro Barbero, brillante storico medievista noto al grande pubblico per le sue costanti partecipazioni a programmi Tv come Superquark e Quark, il ciclo di conversazioni di e con Paolo Mieli, curate dalla giornalista Margherita d’Amico, organizzata dal Comune di Rosignano Marittimo, alla Limonaia di Castello Pasquini a Castiglioncello. Alessandro Barbero, collaboratore delle pagine culturali della Stampa e del Sole 24 ore, oltre che brillante storico è anche un apprezzato scrittore che nel 1996 ha vinto il Premio Strega con il romanzo, Bella vita e guerre altrui di Mr. Pyle gentiluomo, opera prima di narrativa che è il diario di un viaggiatore americano nell’Europa napoleonica. Barbero sarà il primo ospite degli incontri di Mieli che hanno come filo conduttore La forza delle idee. Paolo Mieli, giornalista e storico, già direttore della Stampa e del Corriere della Sera e curatore di molti programmi dedicati alla storia per la Rai, dialogherà a tutto tondo con i suoi ospiti, su temi di attualità, storia, letteratura e impegno sociale, confrontandosi con esperti come nel caso di questo primo appuntamento con Alessandro Barbero storico e scrittore. Barbero è professore ordinario di Storia medievale presso l’Università degli Studi del Piemonte Orientale e Vercelli. Scrive su La Stampa e Tuttolibri. Collabora al programma televisivo Superquark e alle trasmissioni Il tempo e la storia e a.C.d.C. in onda su Rai Storia. Tra le sue pubblicazioni: Benedette guerre. Crociate e jihad («i Libri del Festival della Mente», 2009), Lepanto. La battaglia dei tre imperi (2010), Donne, madonne, mercanti e cavalieri. Sei storie medievali, («i Libri del Festival della Mente», 2013), usciti per l’editore Laterza; Gli occhi di Venezia (Mondadori, 2011); Il divano di Istanbul (Sellerio, 2011); Dietro le quinte della Storia. La vita quotidiana attraverso il tempo, con P. Angela (Rizzoli, 2012); Le Ateniesi (Mondadori, 2015); Costantino il vincitore (Salerno Editrice, 2016); Le parole del papa. Da Gregorio VII a Francesco (Laterza, 2016). Paolo Mieli ha lavorato per "la Repubblica", dal 1985 al 1987 dove è rimasto fino al suo approdo a "La Stampa". Il 21 maggio 1990 diventa direttore del quotidiano torinese. Mieli in questi anni matura un modo di fare giornalismo che, con un neologismo, verrà poi da alcuni definito "mielismo", e che assumerà una forma più precisa con il suo passaggio al "Corriere della Sera", che avviene il 10 settembre del 1992. Mieli lascia la direzione del Corriere della Sera nel maggio del 1997. Paolo Mieli rimane con l'editore Rcs ricoprendo la carica di direttore editoriale del gruppo. Dopo la scomparsa di Indro Montanelli, è lui ad occuparsi della rubrica quotidiana "lettere al Corriere", dove il giornalista dialoga con i lettori su temi di ambito soprattutto storico. Nel 2003 i presidenti di Camera e Senato indicano in Paolo Mieli il nuovo presidente designato della RAI. La sua nomina tuttavia dura soltanto pochi giorni per volere dello stesso Mieli, il quale rinuncia all'incarico, non sentendo attorno a sé l'appoggio necessario alla sua linea editoriale. Torna alla direzione del Corriere il giorno della vigilia di Natale del 2004 ricoprendo l’incarico fino a marzo del 2009 quando lascerà la direzione della testata per assumere come nuovo incarico quello di presidente di Rcs Libri.
Gli incontri sono ad ingresso gratuito.