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Sono stati all’opera per tre settimane all’area archeologica di San Gaetano a Vada, riscoprendo le vestigia del passato. Sono 12 studenti universitari, di cui 5 stranieri, e 27 alunni delle superiori impegnati nelle attività di alternanza scuola-lavoro. L’attività di scavo è condotta dall’Università di Pisa con il supporto del Comune di Rosignano Marittimo e la supervisione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le provincie di Pisa e Livorno, con il contributo della Società Ineos.
Gli archeologi hanno contribuito a portare alla luce un edificio romano (I secolo avanti Cristo) che sorge lungo la via del porto e probabilmente ospitava una taverna dove veniva preparato il cibo per i frequentatori del vivace scalo commerciale di Vada Volaterrana, in partenza o di ritorno da uno dei porti del Mediterraneo con cui era collegato l’approdo vadese. Inoltre stanno scavando i resti della necropoli di età tardo antica (VI secolo dopo Cristo), che ospitava adulti sepolti in tombe a fossa delimitate da un circolo di pietre e bambini sepolti in grandi anfore africane. Qui sono stati trovati resti di un uomo di età adulta, uno dei 50/60 inumati nell’area, che nei secoli più recenti è stata adibita a zona di sepoltura. Tutti i reperti saranno depositati al Museo Archeologico di Palazzo Bomabrdieri. L’area è stata scavata dagli anni Ottanta essendo un ricco quartiere adibito a servizi retro portuali in età etrusca e romana, legati al celebre scalo di Vada Volaterrana, al centro di un sistema di relazioni commerciali tra il fiume Fine e il Cecina.
Il gruppo di giovani archeologi è composto da 7 studenti del Dipartimento Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa, laboratorio di topografia, che afferisce all’insegnamento di Topografia Antica retto dalla professoressa Simonetta Menchelli; 5 studenti stranieri, rispettivamente 3 di università americane e due australiane, impegnati nei programmi di Summer School, infine diciotto alunni dell’indirizzo linguistico del liceo “Fermi” di Cecina (tre gruppi di sei a settimana) e nove dell’istituto superiore “Marconi” di Pontedera (tre a settimana) che svolgono attività di alternanza scuola-lavoro a supporto degli scavi.
Gli esiti della campagna di scavo 2017 sono stati presentati mercoledì 19 luglio dal sindaco di Rosignano Marittimo Alessandro Franchi, dalla direttrice del Museo Archeologico di Palazzo Bombardieri Edina Regoli, dalla professoressa Menchelli dell’Università di Pisa e da Lorella Alderighi della SABAP.