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I cavalli colorati di Mimmo Paladino sembrano sospesi in una giostra, i cavalieri stanno per sfidarsi in una battaglia senza tempo: quella “dell’amor contrastato e conteso”, che infiamma i cuori e affila le spade. “Giocando con Orlando”, di scena giovedì 16 marzo ore 21,15 al Teatro Solvay, mette di nuovo a confronto Marco Baliani e Stefano Accorsi con il poema di Ariosto, in una ballata di rime e corpi che esalta la bellezza di un grande capolavoro della lingua italiana. Lo spettacolo muove dall’esperienza di “Furioso Orlando”, un successo teatrale nato dall’incontro tra il regista e drammaturgo con il celebre attore bolognese, sviluppa e “prova a esplorare il testo in una direzione ancor più radicale – spiega Baliani - dove l’arte sublime del giullare e dell’improvvisazione fa risuonare i corpi in scena attraversati da rime, versi, suoni, rumori trasformandoli in uno e in tutti i personaggi e nei mostri e nelle creature magiche del celebre ‘cantare’”. Questo secondo spettacolo infatti è nato quasi per caso. “Ad Asti, un giorno che non erano arrivate le scene del Furioso Orlando e l'attrice, Nina Savary, non ce l'aveva fatta ad arrivare da Parigi – prosegue il regista - c'erano più di ottocento persone paganti e così, siccome the show must go on, io e Stefano abbiamo cominciato ad improvvisare e a giocare molto in scena. Ed è proprio quella sensazione unica, provata in quell’occasione, come dire, senza rete, che cerchiamo di ricreare in scena”. Accorsi interpreta il paladino Orlando, ma è anche il cantore che aggancia i vari episodi nel flusso della storia, mentre Baliani è un fool, un regista in scena, pronto ad essere spalla e comprimario, a tendere trappole e inventare strofe. Lo spettacolo parte sempre dalle due storie d’amore principali del poema ariostesco: Orlando che insegue la bella Angelica e la guerriera cristiana Bradamante innamorata del saraceno Ruggiero. Ma poi “moltiplica i personaggi, creandone altri intorno, mostri compresi, per condurli a giocare sulla corrispondenza delle rime infilate in un ritmo galoppante, con molta improvvisazione verbale, con rime difficili da trovare, con gesti difficili da compiere. Ma ecco, che grazie a questo gioco, a questa ludica gioia teatrale, a tratti appare, per intero, la passione dell’amore, distillata e resa straziante, la forza dell’amicizia”. Lo scultore Mimmo Paladino con i suoi celebri cavalli realizza la giostra per i duelli, gli amori, gli scontri e gli incontri dei cavalieri che appaiono e scompaiono nel girotondo del gioco. L’impianto scenico di Daniele Spisa, Alessandro Lai firma i costumi e Luca Barbati il disegno luci.
“Giocando con Orlando” chiude il cartellone realizzato in collaborazione fra il Comune di Rosignano e la Fondazione Toscana Spettacolo onlus, il supporto tecnico di Armunia e la disponibilità della Società Solvay, il contributo di Conad del Tirreno e Rea Impianti.
Per informazioni: Armunia (lunedì-venerdì ore 10-13 e 16-18, sabato ore 10-13, telefono 0586 754202). I biglietti sono in vendita al Teatro Solvay la sera dello spettacolo dalle ore 18, in prevendita tramite Boxoffice Toscana con aggiunta della commissione. Ingresso: 15 euro (ridotto 13) per i primi posti e 12 euro (ridotti 10 euro) per i secondi posti. Le riduzioni sono per under 26, over 65, Gruppo Filarmonico Solvay, Schola Cantorum, Scuola Musicale Bacchelli, Università Popolare.