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Martedì 25 ottobre il prefetto di Livorno Anna Maria Manzone ha incontrato il sindaco Alessandro Franchi e la giunta del Comune di Rosignano Marittimo presso la sede della Fattoria Arcivescovile (via del Torrione), alla presenza della presidente del consiglio Caterina Giovani, della segretaria comunale Maria Castallo e della comandante della Polizia Municipale Dalida Cosimi. La visita della rappresentante dell’ufficio territoriale di Governo aveva lo scopo di conoscere la realtà del territorio e di avviare una collaborazione con il Comune, al pari di altre amministrazioni locali.
“Questa visita segue quelle fatte ad altri comuni perché il prefetto è vicino al territorio, collabora con le amministrazioni in chiave interistituzionale” ha affermato Manzone, secondo la quale “gli organi di informazione sono uno strumento importante per conoscere le problematiche del territorio”. Il sindaco e la giunta hanno illustrato al prefetto i tratti strutturali dell’area comunale, le filiere produttive e il tessuto economico e sociale del territorio, oltre che i problemi emergenti quali la disoccupazione. “La vocazione industriale oggi è affiancata da realtà importanti quali il turismo, la rete di piccole e medie imprese, anche con eccellenze nazionali – ha detto il sindaco – prevediamo investimenti sull’impiantistica e sul riciclo dei rifiuti in ottica di sostenibilità”.
Sulle emergenze dei territori il prefetto ha preannunciato che invierà al Comune i dati richiesti sulla microcriminalità, che per alcune tipologie di reati sono in flessione rispetto agli anni precedenti. Inoltre Manzone si è soffermata sull’accoglienza dei migranti. “Gli sbarchi avvengono quotidianamente, negli ultimi giorni sono stati 6.500 – ha detto – settimanalmente vengono fatte delle ripartizioni territoriali, la Toscana accoglie il 9% dei profughi che arrivano in Italia, per cui ogni giorno sappiamo che ce ne arriverà la relativa percentuale”. Sull’accoglienza pesano infatti molti fattori: “la crisi economica e sociale e la strumentalizzazione politica oggi mettono in discussione l’accoglienza – ha affermato Franchi – ma oltre che un dovere costituzionale è un fattore di civiltà, non si può rifiutare a persone che fuggono dalla povertà e dalla guerra. La gestione con le associazioni, che stiamo adottando anche nel nostro comune, può costituire una risposta efficace”.
Il prefetto con il sindaco e alcuni assessori ha proseguito la visita alle sedi territoriali delle forze dell’ordine: i Carabinieri, la Guardia di Finanza, la Guardia Costiera, il Commissariato di Pubblica Sicurezza.