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Ha preso il via il 16 novembre l’iniziativa, patrocinata dalla Regione Toscana, “Archivi Aperti 2015”, cui aderiscono, oltre alla Provincia, nove comuni livornesi: Livorno, Rosignano, Cecina, San Vincenzo, Collesalvetti, Campiglia Marittima, Castagneto Carducci, Piombino e Bibbona.
Il Comune di Rosignano ha deciso di concentrare il proprio interesse, quest’anno, sull’importanza che la documentazione archivistica riveste ai fini della ricostruzione storica e sulla necessità di mettere in rete gli archivi delle diverse tipologie e istituzioni al fine di avere una documentazione integrata e a tutto tondo sulle vicende della nostra comunità.
Per questo motivo riproponiamo le visite all’Archivio Storico Comunale (a cura della Coop Microstoria: da lunedì 16 a venerdì 20, dalle ore 15 alle ore 17.00; visita guidata venerdì 20, ore 17.00) - luogo depositario della nostra memoria storica e fonte imprescindibile per gli studi di ‘microstoria’ delle epoche più recenti – dove, a mo’ di esempio, abbiamo estratto e messo in evidenza alcuni tra i documenti più significativi, a partire dallo Statuto (copia seicentesca di documenti più antichi) con le regole che le istituzioni della Potesteria prima e del Comune poi si erano date al fine della civile convivenza, fino alle testimonianze della partecipazione della nostra comunità alla Grande Guerra, di cui ricorre quest’anno il centenario.
La conferenza dello storico medievale Simone Collavini, Università di Pisa (Le Creste, sabato 21, ore 17.00), ci porterà invece molto più indietro nel tempo, alle origini dell’insediamento di Rosignano Marittimo di cui ripercorreremo la nascita e lo sviluppo (politico, economico, sociale) che lui stesso ha studiato e delineato, a partire dall’analisi dei più antichi documenti pervenutici, conservati negli archivi ecclesiastici di Lucca e Pisa.
In chiusura, nella giornata di domenica, sarà possibile effettuare visite guidate al Fondo Pietro Gori (a cura di Coop. Microstoria, ore 11.00, 15.00 e 16.30), luogo del ricordo di uno dei ‘figli’ più celebri di Rosignano, di cui ricorre quest’anno il centocinquantesimo della nascita. Archivio nell’archivio la sala – ospitata nel complesso del Museo Archeologico di Rosignano Marittimo - raccoglie preziose testimonianze grafiche e fotografiche, cimeli e libri che gettano luce sulla vita e sull’attività poliedrica del ‘Cavaliere dell’Ideale’.
Archivi per ricostruire la storia, si è detto, ma sbaglierebbe chi pensasse che queste iniziative si rivolgano solo ad un pubblico di studiosi e di ricercatori. La storia, le storie che gli archivi ci raccontano sono storie animate i cui protagonisti - la gente comune - testimoniano la vita quotidiana, le abitudini, le tradizioni che hanno reso la nostra comunità così simile e al contempo così diversa dalle altre che ci circondano.
I cittadini che visiteranno il nostro archivio o che leggeranno i documenti degli archivi più lontani incontreranno coloro che hanno costruito e vissuto il paese, coltivato gli stessi campi, pregato nelle stesse chiese. Troveranno le risposte a tanti piccoli quesiti che si sono probabilmente posti guardando un monumento, una targa, il nome di una strada; potranno ripercorrere le storie della propria famiglia e i legami che li uniscono al resto della comunità, ritrovando le loro origini e la loro identità.
Anche gli archivi, in questi tempi di globalizzazione, ma anche di smarrimento, possono diventare uno strumento di coesione sociale.