ATTENZIONE: Stai visitando il vecchio sito web del Comune di Rosignano Marittimo non più aggiornato dal 28/6/2022
Puoi trovare il sito attuale all'indirizzo: http://www.comune.rosignano.livorno.it
Comune di Rosignano Marittimo

Comune di Rosignano Marittimo

Il sito ufficiale del tuo Comune

Ti trovi in: Home

Indietro
Sessantaquattro anni non hanno cancellato la memoria di quei tragici giorni del ’44 che portarono alla Liberazione di Rosignano Marittimo. La drammaticità degli eventi e la sofferenza di coloro che si trovarono a viverli sono tornati a riecheggiare in Piazza Carducci grazie alla testimonianza di Carlo Mochi, uno dei superstiti del gruppo di giovani partigiani ritratti nella gigantografia che è stata inaugurata proprio venerdì 11 luglio, in occasione della commemorazione. Tanta gente ha seguito la serata che, otre alla testimonianza di Mochi, ha visto l’intervento del Sindaco Alessandro Nenci ed una bella performance dell’attore Massimo Grigò, che ha letto brani e poesie legate al tema della Liberazione. “La comunità di Rosignano Marittimo – ha esordito il Sindaco Nenci – risponde sempre con grande sensibilità alle iniziative promosse dal Comune. Questa sera, ricordando la Liberazione del capoluogo, andiamo ad apporre un altro mattone nel muro della memoria per ricordare quei giovani, partigiani e soldati alleati, grazie ai quali potè concretizzarsi il sogno di libertà di un popolo martoriato dalla guerra e dall’oppressione nazi-fascista. Con l’apposizione della gigantografia che ritrae un gruppo di partigiani locali prosegue il nostro cammino di riscoperta e valorizzazione del passato. Il fatto che la foto – ha concluso - sia collocata di fianco alla scuola esalta ancora di più la nostra volontà di far sì che il messaggio della memoria sia trasmesso soprattutto alle generazioni più giovani”. Emozionante il racconto di Carlo Mochi, appena ventunenne quando all’indomani della Liberazione fu ritratto nella foto insieme ad altri sette giovani compagni. “La nostra gioventù – ha tenuto a sottolineare – fu segnata dalla sofferenza, dalla fame e dalla violenza. Eravamo ragazzi ma abbiamo lottato duramente per non dover vedere più persone picchiate o costrette a bere l’olio di ricino a causa delle loro idee. Nei giorni della Liberazione, andavamo, sotto il fuoco tedesco, a recuperare i morti ed i feriti e a portare il cibo nei rifugi. Ai nostri occhi si presentavano tutti i giorni immagini strazianti. Pensate che soltanto a Rosignano i morti furono 186”. E poi Mochi ha voluto ricordare uno per uno, con nome e cognome, i giovani partigiani che insieme a lui vissero quei giorni terribili. Altrettanto densa di significato la performance dell’attore Massimo Grigò con le sue letture sul tema della Liberazione, accompagnate dal suono della chitarra e del sassofono: testi di Piero Calamandrei, poesie dal Mondo, tra cui anche un bellissimo poema intitolato “Spalle al mare” dedicato ad Oberdan Chiesa, e la testimonianza di un partigiano rosignanese.
Data di revisione/modifica: 16-01-2009
Indietro
^ .