La Conferenza per l’istruzione della zona Bassa Val di Cecina, che include i Comuni di Rosignano Marittimo, Cecina, Bibbona e Castagneto Carducci, si è riunita martedì 19 febbraio, insieme ai rappresentanti delle scuole medie e superiori del territorio, per definire i concreti percorsi di attuazione relativi ai progetti volti al contrasto della dispersione scolastica, che hanno ottenuto (sulla base di un bando provinciale) un finanziamento complessivo di 40mila Euro e che includono anche azioni rivolte alla promozione dell’intercultura e dell’accoglienza.
“A queste nuove opportunità – ha spiegato l’Assessore alla Pubblica Istruzione e alle Politiche Sociali Fiamma Nesi – si è arrivati attraverso un lavoro di rete: i Comuni infatti hanno individuato, insieme alle scuole, gli obiettivi e le aree d’azione, dopodiché hanno presentato i progetti, sulla base delle indicazioni fornite dal bando provinciale, per ottenere i finanziamenti, grazie ai quali adesso le scuole, nella loro autonomia e competenza didattica, potranno predisporre i singoli piani di azione”.
Due sono i percorsi individuati per contrastare la dispersione scolastica, con azioni riparative rispetto a coloro che hanno abbandonato e che sono attualmente a rischio, ed azioni preventive, volte cioè ad evitare che si producano le condizioni che poi generano l’effetto dispersione. Il primo piano di azione riguarda infatti il tema “Percorsi individuali per ragazzi a rischio dispersione” ed ha come obiettivo quello di definire attività ed interventi di sostegno agli studenti in difficoltà tramite azioni di tutoraggio personale atte a costruire dei veri e propri percorsi individualizzati, finalizzati al rafforzamento delle competenze di base e all’acquisizione del metodo di studio. Altrettanto importante il secondo piano di azione, incentrato invece sull’intercultura e l’accoglienza, che le scuole si accingono a predisporre insieme all’associazione Arci Bassa Val di Cecina, che da lungo tempo ormai si occupa delle problematiche legate all’inserimento delle famiglie e degli studenti stranieri. Questo piano è rivolto a ragazze e ragazzi che frequentano la classe terza delle scuole medie o il biennio degli istituti superiori - perché questi sono gli anni, sostanzialmente di passaggio, all’interno dei quali vengono registrate le maggiori difficoltà - ed ha lo scopo di promuovere l’inserimento degli alunni provenienti da famiglie immigrate in reti aggregative sia italiane sia proprie delle loro culture di appartenenza, attraverso la cruciale mediazione dei genitori, agendo in particolare sul fronte del sostegno linguistico. Le principali aree di intervento saranno le seguenti: sviluppo della conoscenza della lingua italiana, inserimento delle famiglie nel contesto scolastico e arricchimento di ragazzi, operatori, docenti e famiglie ed incremento di attività che agevolano l’integrazione e l’apprendimento.
“Una tra le novità più rilevanti – ha sottolineato l’Assessore Nesi – riguarda proprio la predisposizione di percorsi individualizzati, volti al reinserimento di ragazzi che hanno abbandonato gli studi o al sostegno nei confronti dei ragazzi che sono a rischio. In pratica si provvederà a realizzare un percorso tagliato sulle esigenze di ciascuno. Il progetto riguardante l’intercultura sarà altrettanto concreto ed andrà ad essere costruito sull’effettivo numero di alunni stranieri presenti nelle scuole. Tra l’altro questa è la prima volta che il progetto intercultura, portato avanti dai Comuni fino ad oggi nell’ambito delle scuole elementari, si rivolge ai ragazzi più grandi. I due piani di azione vedranno la loro piena attuazione nell’anno scolastico 2008/2009, ma – ha concluso Nesi – stiamo verificando con le scuole la possibilità di anticipare alcuni interventi in questa seconda parte dell’anno scolastico 2007/2008, per aiutare i ragazzi e le ragazze a sostenere gli impegni di fine anno”.
Data di revisione/modifica: 16-01-2009