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Piazza Garibaldi era gremita di persone ieri sera in occasione della cerimonia organizzata in ricordo dell’eccidio compiuto dai soldati nazisti il 20 luglio 1944. Una presenza massiccia quella della comunità di Vada, a testimonianza del fatto che gli oltre 60 anni trascorsi non possono cancellare il ricordo di uno degli episodi più drammatici che ha coinvolto il nostro territorio, segnando l’ingiusta morte di quattro cittadini inermi, Ruggero Lupichini, Delfo Rofi, Elio Vanni ed Ivo Vanni. “Attraverso la memoria di ciò che è stato – ha sottolineato il Sindaco Alessandro Nenci, dopo aver ripercorso la storia dell’eccidio – possiamo cogliere il senso di quei giorni terribili del ’44, la paura, il dolore per le vite spezzate, la ferocia della guerra, l’odio insensato e il coraggio, come quello di Don Vellutini e di moltissimi altri uomini e donne che scelsero di combattere per la libertà e la democrazia. La storia ha un senso se diventa l’occasione, ancora oggi, per agire, per combattere contro ogni tipo di sopraffazione e di violenza. Oggi tra l’altro, 20 giugno, è la Giornata Mondiale del Rifugiato – ha concluso – e non dobbiamo dimenticare che sono veramente tante le persone nel mondo costrette a lasciare il proprio Paese ed i propri affetti per vivere in libertà, in pace e democrazia”. A seguire il saluto del Presidente dell’Anpi locale Giacomo Luppichini, che ha voluto ringraziare i vadesi per la grande partecipazione, e l’intervento della Vicepresidente della Provincia Monica Giuntini. “Sono trascorsi oltre 60 anni – ha detto – ma la memoria di questi eventi deve rimanere viva, anche attraverso la ricerca, il lavoro congiunto con le associazioni, come l’Anpi, e con le Università , per arrivare a fare piena luce su tutti gli episodi di sangue accaduti sui nostri territori. Non dimentichiamo che furono 83 i Comuni della Toscana colpiti direttamente dalla barbarie nazista e che ancora oggi restano da aprire innumerevoli fascicoli del cosiddetto armadio della vergogna”. A conclusione della commemorazione, è stata deposta una corona di alloro al monumento dedicato alle quattro vittime e, sempre in Piazza Garibaldi, si è tenuta una rievocazione del Gruppo “I Quaderni vadesi” con lettura di testimonianze dell’eccidio. Ad accompagnare la cerimonia e l’intera serata anche la musica del Gruppo Filarmonico Solvay.
Data di revisione/modifica: 16-01-2009
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