Così come prescritto dal Ministero delle Attività Produttive, alla Società Roselectra in seguito all’istallazione della nuova turbogas, attualmente in fase di collaudo, è stata posizionata in località Poggio San Rocco - all’interno quindi dell’area stimata di massima ricaduta delle emissioni della turbogas stessa – la nuova centralina (la quarta per la precisione) con analisi in continuo anche del PM2.5, i cui dati saranno validati e pubblicizzati da Arpat.
La notizia è stata fornita dagli stessi tecnici Arpat nel corso di una apposita riunione della Commissione Consiliare Qualità Urbana e Ambiente, a cui ha preso parte anche il Sindaco Alessandro Nenci, convocata proprio sul tema “la qualità dell’aria nel Comune di Rosignano Marittimo”. “Abbiamo ritenuto utile organizzare questo incontro con Arpat – ha chiarito il Presidente della Commissione Fabrizio Bagnoli – per conoscere in modo più approfondito la situazione attuale, anche alla luce delle numerose mozioni ed interpellanze presentate in Consiglio Comunale. Oltre a ciò, anche la necessità di capire come verrà organizzato il monitoraggio delle polveri fini sul nostro territorio con l’avvio delle attività della nuova turbogas”.
Presenti alla riunione anche i tecnici Arpat Dott. Righini e Dott. Chini e l’esperto ambientale del Comune di Rosignano Dott.ssa Beatrice Barlettani. “La qualità dell’aria nel Comune di Rosignano – è stato spiegato nel corso dell’incontro - è rilevata da tre stazioni di monitoraggio dotate di strumenti per la misurazione degli ossidi di azoto, il monossido di carbonio, il biossido di zolfo e le polveri fini, a cui si è andata ad aggiungere di recente la quarta nuova centralina”. Dallo studio delle serie storiche di dati e dalla Relazione sulla Qualità dell’Aria per l’anno 2005, Arpat ha individuato una situazione di criticità solo per quanto riguarda le polveri fini (PM10); infatti la concentrazione media annuale si aggira intorno ai 40 µg/m3 , limite imposto dal D.M. 60/2002.
A tal proposito il Comune di Rosignano Marittimo ha finanziato una Borsa di studio biennale (2003-2004) al fine di caratterizzare l’inquinamento da PM10 sul territorio comunale. Dallo studio si evince che le cause dei ripetuti superamenti del valore limite medio giornaliero sopra indicato sono da ricercare nelle sorgenti industriali poste in posizione orientale alla stazione di misura e in quelle naturali (sabbie e aerosol marino) di provenienza sud occidentale.
Per quanto riguarda lo scenario emissivo del Comune di Rosignano l’attenzione si è focalizzata sulla centrale turbogas attualmente in attività le cui emissioni in atmosfera sono monitorate in continuo al camino della centrale stessa. In questo caso gli inquinanti rilevati sono gli ossidi di azoto e il monossido di carbonio poiché dal processo di combustine del metano non si attendono le polveri fini come prodotti.
Data di revisione/modifica: 16-01-2009
Così come prescritto dal Ministero delle Attività Produttive, alla Società Roselectra in seguito all’istallazione della nuova turbogas, attualmente in fase di collaudo, è stata posizionata in località Poggio San Rocco - all’interno quindi dell’area stimata di massima ricaduta delle emissioni della turbogas stessa – la nuova centralina (la quarta per la precisione) con analisi in continuo anche del PM2.5, i cui dati saranno validati e pubblicizzati da Arpat.
La notizia è stata fornita dagli stessi tecnici Arpat nel corso di una apposita riunione della Commissione Consiliare Qualità Urbana e Ambiente, a cui ha preso parte anche il Sindaco Alessandro Nenci, convocata proprio sul tema “la qualità dell’aria nel Comune di Rosignano Marittimo”. “Abbiamo ritenuto utile organizzare questo incontro con Arpat – ha chiarito il Presidente della Commissione Fabrizio Bagnoli – per conoscere in modo più approfondito la situazione attuale, anche alla luce delle numerose mozioni ed interpellanze presentate in Consiglio Comunale. Oltre a ciò, anche la necessità di capire come verrà organizzato il monitoraggio delle polveri fini sul nostro territorio con l’avvio delle attività della nuova turbogas”.
Presenti alla riunione anche i tecnici Arpat Dott. Righini e Dott. Chini e l’esperto ambientale del Comune di Rosignano Dott.ssa Beatrice Barlettani. “La qualità dell’aria nel Comune di Rosignano – è stato spiegato nel corso dell’incontro - è rilevata da tre stazioni di monitoraggio dotate di strumenti per la misurazione degli ossidi di azoto, il monossido di carbonio, il biossido di zolfo e le polveri fini, a cui si è andata ad aggiungere di recente la quarta nuova centralina”. Dallo studio delle serie storiche di dati e dalla Relazione sulla Qualità dell’Aria per l’anno 2005, Arpat ha individuato una situazione di criticità solo per quanto riguarda le polveri fini (PM10); infatti la concentrazione media annuale si aggira intorno ai 40 µg/m3 , limite imposto dal D.M. 60/2002.
A tal proposito il Comune di Rosignano Marittimo ha finanziato una Borsa di studio biennale (2003-2004) al fine di caratterizzare l’inquinamento da PM10 sul territorio comunale. Dallo studio si evince che le cause dei ripetuti superamenti del valore limite medio giornaliero sopra indicato sono da ricercare nelle sorgenti industriali poste in posizione orientale alla stazione di misura e in quelle naturali (sabbie e aerosol marino) di provenienza sud occidentale.
Per quanto riguarda lo scenario emissivo del Comune di Rosignano l’attenzione si è focalizzata sulla centrale turbogas attualmente in attività le cui emissioni in atmosfera sono monitorate in continuo al camino della centrale stessa. In questo caso gli inquinanti rilevati sono gli ossidi di azoto e il monossido di carbonio poiché dal processo di combustine del metano non si attendono le polveri fini come prodotti.
Data di revisione/modifica: 16-01-2009