Dopo numerosi sopralluoghi ed esami tecnici e strumentali, è stato programmato l’abbattimento di alcune piante, secche e pericolose, a Castiglioncello, per le quali il Sindaco Alessandro Nenci ha già firmato le apposite ordinanze.
Si tratta di due piante di leccio, ormai seccate, situate in proprietà privata su un marciapiede di uso pubblico a Caletta, lungo la via Aurelia, che proprio perché prive di vita ed inclinate rappresentano un reale pericolo per la pubblica incolumità. Gli alberi infatti sono a rischio di caduta e la loro stabilità non è affatto assicurata in caso di eventi atmosferici sfavorevoli. La sostituzione delle piante abbattute dovrà essere effettuata nel rispetto delle distanze di legge dai confini e non nello stesso luogo, con la messa a dimora di due oleandri ad albereto, non essendo più sufficiente lo spazio per un regolare sviluppo di piante di prima grandezza.
L’altro caso urgente è quello di un pino d’Aleppo, completamente secco, che si trova all’interno di un giardino privato in via Asmara, la cui inclinazione però risulta particolarmente pericolosa per una eventuale caduta di rami secchi lungo la strada pubblica. Anche in questa circostanza è indispensabile procedere all’abbattimento per garantire la sicurezza pubblica. La sostituzione del pino dovrà essere effettuata nel rispetto delle distanze di legge dai confini e non nello stesso luogo, con la messa a dimora di un leccio, non essendo più sufficiente lo spazio per un regolare sviluppo di una pianta di pino.
Data di revisione/modifica: 16-01-2009
Dopo numerosi sopralluoghi ed esami tecnici e strumentali, è stato programmato l’abbattimento di alcune piante, secche e pericolose, a Castiglioncello, per le quali il Sindaco Alessandro Nenci ha già firmato le apposite ordinanze.
Si tratta di due piante di leccio, ormai seccate, situate in proprietà privata su un marciapiede di uso pubblico a Caletta, lungo la via Aurelia, che proprio perché prive di vita ed inclinate rappresentano un reale pericolo per la pubblica incolumità. Gli alberi infatti sono a rischio di caduta e la loro stabilità non è affatto assicurata in caso di eventi atmosferici sfavorevoli. La sostituzione delle piante abbattute dovrà essere effettuata nel rispetto delle distanze di legge dai confini e non nello stesso luogo, con la messa a dimora di due oleandri ad albereto, non essendo più sufficiente lo spazio per un regolare sviluppo di piante di prima grandezza.
L’altro caso urgente è quello di un pino d’Aleppo, completamente secco, che si trova all’interno di un giardino privato in via Asmara, la cui inclinazione però risulta particolarmente pericolosa per una eventuale caduta di rami secchi lungo la strada pubblica. Anche in questa circostanza è indispensabile procedere all’abbattimento per garantire la sicurezza pubblica. La sostituzione del pino dovrà essere effettuata nel rispetto delle distanze di legge dai confini e non nello stesso luogo, con la messa a dimora di un leccio, non essendo più sufficiente lo spazio per un regolare sviluppo di una pianta di pino.
Data di revisione/modifica: 16-01-2009