Durante gli ultimi due mesi numerosi proprietari di abitazioni, non residenti nel Comune di Rosignano, si sono recati dal Difensore Civico di Rosignano Avv. Bruno Neri, per segnalare una questione importante relativa alle bollette di Asa. L’Azienda livornese, che gestisce la distribuzione dell’acqua sul territorio comunale, ha infatti inviato, per il tramite di AAto, ai proprietari di abitazioni non residenti una richiesta di maggiorazione di circa 30 euro all’anno con decorrenza dall’anno 2002. Il Difensore Civico si è immediatamente attivato compiendo le dovute indagini, da cui è emerso che effettivamente la decisione di applicare quote diverse tra residenti e non residenti era stata presa nel 2002, ma, secondo Asa, questa stessa decisione non era stata, fino ad oggi, comunicata agli utenti, come previsto invece dal Regolamento (all’articolo 21), per problemi legati alla banca dati dell’azienda. “A mio avviso – ha tenuto a precisare, dopo un’accurata analisi del problema, l’Avv. Neri –la questione suscita in effetti alcune perplessità anche in relazione a quella che è la disciplina civilistica che regola i contratti di somministrazione, anche se Asa, a mia precisa domanda, ha risposto che si tratta di una richiesta legittima. Ammessa e non concessa la regolarità dell’applicazione di una maggiorazione decisa e stabilita nel Regolamento, sarebbe auspicabile da parte di Asa, che si è comunque dichiarata disponibile a sanare alcune situazioni di effettiva residenza, l’assunzione di un diverso atteggiamento per quanto riguarda la retroattività nell’applicazione di questa maggiorazione. E’ questa infatti la perplessità maggiore, condivisa tra l’altro, anche da colleghi Difensori Civici di Comuni turistici vicini al nostro. Per gli utenti che continuano ad avere queste perplessità e ritengono di non adeguarsi al criterio di retroattività applicato da Asa la strada da percorrere è quella di ricorrere all’Autorità Giudiziaria anche tramite associazioni di Consumatori, che già da tempo si stanno occupando del problema”.