Giunti ormai a metà estate e all’inizio del mese di più alto afflusso turistico, ricordiamo alla cittadinanza che fino al prossimo 15 settembre è in vigore l’ordinanza che, come di consueto, nel periodo estivo, limita il consumo di acqua potabile per usi impropri ed usi domestici.
Queste le indicazioni contenute nell’ordinanza: è fatto divieto a chiunque di attingere acqua dall’acquedotto civico per l’innaffiamento di giardini privati e per lavaggio di strade, marciapiedi, cortili e veicoli; l’innaffiamento di orti e giardini privati è consentito limitatamente all’arco di ore compreso tra le 24.00 e le 6.00 (resta escluso dal divieto l’annaffiamento di parchi, giardini, impianti sportivi ed aree comunque destinate a verde pubblico); è fatto divieto a chiunque di lavare veicoli ed ogni altro oggetto attiggendo da impianti pubblici quali fontane o prese d’acqua pubbliche in genere. La violazione a questi divieti comporta una sanzione amministrativa che va da 25 a 516 euro.
In più si invitano gli utenti dell’acquedotto a limitare il consumo di acqua potabile, per qualsiasi uso, i proprietari e gestori di stabilimenti balneari a controllare che non vi siano sprechi d’acqua e a limitare l’uso di docce al minimo indispensabile ed i cittadini a non lasciare aperte al termine dell’uso le fontane pubbliche.
Data di revisione/modifica: 16-01-2009
Giunti ormai a metà estate e all’inizio del mese di più alto afflusso turistico, ricordiamo alla cittadinanza che fino al prossimo 15 settembre è in vigore l’ordinanza che, come di consueto, nel periodo estivo, limita il consumo di acqua potabile per usi impropri ed usi domestici.
Queste le indicazioni contenute nell’ordinanza: è fatto divieto a chiunque di attingere acqua dall’acquedotto civico per l’innaffiamento di giardini privati e per lavaggio di strade, marciapiedi, cortili e veicoli; l’innaffiamento di orti e giardini privati è consentito limitatamente all’arco di ore compreso tra le 24.00 e le 6.00 (resta escluso dal divieto l’annaffiamento di parchi, giardini, impianti sportivi ed aree comunque destinate a verde pubblico); è fatto divieto a chiunque di lavare veicoli ed ogni altro oggetto attiggendo da impianti pubblici quali fontane o prese d’acqua pubbliche in genere. La violazione a questi divieti comporta una sanzione amministrativa che va da 25 a 516 euro.
In più si invitano gli utenti dell’acquedotto a limitare il consumo di acqua potabile, per qualsiasi uso, i proprietari e gestori di stabilimenti balneari a controllare che non vi siano sprechi d’acqua e a limitare l’uso di docce al minimo indispensabile ed i cittadini a non lasciare aperte al termine dell’uso le fontane pubbliche.
Data di revisione/modifica: 16-01-2009