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Da tempo l'Amministrazione Comunale è impegnata nel ricostruire quei drammatici fatti accaduti immediatamente prima della Liberazione di Rosignano e nel seguire quella tragica scia di sangue lasciata dai tedeschi in ritirata sui nostri territori nei primi mesi estivi del 1944. In questa ottica è stato recuperato ed approfondito un altro episodio, dopo quello di Vada e quello del Saracino, che ha tragicamente caratterizzato la storia del nostro territorio in quegli anni, affinché anch’esso possa divenire patrimonio della memoria dell’intera comunità rosignanese : il 5 luglio 1944 lungo la strada che da Rosignano Marittimo porta alla località "Acquabona" furono uccisi quattro civili inermi appartenenti alla famiglia Nocchi. A sessantadue anni di distanza da quell'episodio, il prossimo 5 luglio alle ore 10.30 nel luogo esatto in cui avvennero i fatti, sarà scoperto un cippo in ricordo di Galliano, Valtero, Napoli, e Luigi Nocchi barbaramente uccisi dai tedeschi. Data l'importanza dell'avvenimento, ne proponiamo una ricostruzione storica basata sui ricordi del Consigliere Comunale Pierluigi Nocchi, protagonista ancora bambino di questa tragico episodio. Il 4 luglio 1944, vista l'avanzata degli americani, i membri della famiglia Nocchi, allora residenti a Rosignano Marittimo, decisero di sfuggire ai tedeschi risalendo verso nord, dirigendosi cioè verso le cave di proprietà Solvay; ma all'altezza dell'attuale terrazza panoramica di via Gramsci, una truppa tedesca sparò sulla famiglia in fuga, il giovane Valtero si impaurì e perciò i capofamiglia scelsero come rifugio un casolare lungo la strada allora di proprietà del signor Vestrini. Erano in tutto 10 persone, tra le quali due bambine di nove e tre mesi, due bambini (tra i quali lo stesso Pierluigi di soli quattro anni), due donne e quattro uomini: Luigi di 25 anni tenente pilota, Napoli 63 anni controllore di tram, Valtero 27 anni e Galliano 41, entrambi dipendenti Solvay. La sera del 4 luglio fece irruzione nel casolare una squadra di SS naziste che portò via gran parte del cibo che la famiglia aveva con sé; il pericolo sembrò scampato fino al mattino seguente quando, un'altra squadra tedesca irruppe nel casolare con i fucili puntati, sorprendendo e terrorizzando la famiglia e portando via i quattro uomini inermi. Il giorno seguente il tragico epilogo: Valtero, Luigi, Napoli e Galliano furono barbaramente fucilati lungo la strada che porta all'Acquabona nel mattino del 5 luglio 1944.
Data di revisione/modifica: 16-01-2009
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