Si è celebrato nella serata di lunedì 19 giugno in Piazza Garibaldi a Vada uno degli episodi più drammatici che ha coinvolto la nostra comunità, avvenuto durante la Seconda Guerra Mondiale: quando un reparto di soldati nazisti in ritirata uccise senza alcun motivo quattro cittadini di Vada, Ruggero Lupichini, Delfo Rofi, Elio Vanni ed Ivo Vanni, costringendo poi la popolazione a sfilare di fronte ai cadaveri barbaramente esposti.
Quest’anno ospite d’eccezione è stata l’onorevole Rosy Bindi Ministro della Famiglia.
“Questa sera ci ritroviamo qui come ogni anno per ricordare i nomi dei quattro innocenti uccisi dai nazifascisti, per ricordare lo sconcerto e la paura della popolazione e la figura di Don Vellutini che ha rischiato la propria vita in nome della giustizia” ha aperto così la celebrazione dell’eccidio il Sindaco di Rosignano Alessandro Nenci, dopo la deposizione della corona sul cippo eretto ai quattro caduti e dopo aver ricordato Enzo Fiorentini, Sindaco di Rosignano scomparso proprio ieri.
A seguire è intervenuto Giacomo Luppichini per l’Anpi che ha sottolineato l’importanza della memoria per il divenire di una comunità e che “l’utopia è come l’orizzonte, ad ogni passo si allontana ma serve per continuare a camminare”.
“Sono onorata di unirmi al vostro ricordo” così ha esordito l’Onorevole Rosy Bindy, “ho avuto la possibilità di venire a conoscenza di un altro dei molti fatti di inaudita e assurda violenza che hanno caratterizzato un certo periodo storico del nostro Paese e che tutti ricordiamo con il nome di Resistenza. Quello della Resistenza è un concetto che percorre tutto il nostro Paese, giorno dopo giorno, in una infinita serie di episodi, come quello che è avvenuto nella vostra comunità, tutti insieme questi avvenimenti costituiscono il fondamento della Repubblica che quest’anno compie 60 anni”; e continua il Ministro “ la nostra non è una democrazia incolore , ma ha il colore del sangue di tutti gli innocenti che sono morti in nome di valori importanti; questa sera ricordiamo i morti, ma soprattutto ci impegniamo a continuare quella lotta verso la giustizia e la libertà, nella quale loro hanno creduto; solo così questi uomini non saranno morti invano”.
Al termine della serata Lorenzo Bientinesi ha presentato il suo libro, promosso dalla Provincia di Livorno “Don Antonio Vellutini: un prete con i cattolici nell’Antifascismo e nella Resistenza Livornese”.
Data di revisione/modifica: 16-01-2009
Si è celebrato nella serata di lunedì 19 giugno in Piazza Garibaldi a Vada uno degli episodi più drammatici che ha coinvolto la nostra comunità, avvenuto durante la Seconda Guerra Mondiale: quando un reparto di soldati nazisti in ritirata uccise senza alcun motivo quattro cittadini di Vada, Ruggero Lupichini, Delfo Rofi, Elio Vanni ed Ivo Vanni, costringendo poi la popolazione a sfilare di fronte ai cadaveri barbaramente esposti.
Quest’anno ospite d’eccezione è stata l’onorevole Rosy Bindi Ministro della Famiglia.
“Questa sera ci ritroviamo qui come ogni anno per ricordare i nomi dei quattro innocenti uccisi dai nazifascisti, per ricordare lo sconcerto e la paura della popolazione e la figura di Don Vellutini che ha rischiato la propria vita in nome della giustizia” ha aperto così la celebrazione dell’eccidio il Sindaco di Rosignano Alessandro Nenci, dopo la deposizione della corona sul cippo eretto ai quattro caduti e dopo aver ricordato Enzo Fiorentini, Sindaco di Rosignano scomparso proprio ieri.
A seguire è intervenuto Giacomo Luppichini per l’Anpi che ha sottolineato l’importanza della memoria per il divenire di una comunità e che “l’utopia è come l’orizzonte, ad ogni passo si allontana ma serve per continuare a camminare”.
“Sono onorata di unirmi al vostro ricordo” così ha esordito l’Onorevole Rosy Bindy, “ho avuto la possibilità di venire a conoscenza di un altro dei molti fatti di inaudita e assurda violenza che hanno caratterizzato un certo periodo storico del nostro Paese e che tutti ricordiamo con il nome di Resistenza. Quello della Resistenza è un concetto che percorre tutto il nostro Paese, giorno dopo giorno, in una infinita serie di episodi, come quello che è avvenuto nella vostra comunità, tutti insieme questi avvenimenti costituiscono il fondamento della Repubblica che quest’anno compie 60 anni”; e continua il Ministro “ la nostra non è una democrazia incolore , ma ha il colore del sangue di tutti gli innocenti che sono morti in nome di valori importanti; questa sera ricordiamo i morti, ma soprattutto ci impegniamo a continuare quella lotta verso la giustizia e la libertà, nella quale loro hanno creduto; solo così questi uomini non saranno morti invano”.
Al termine della serata Lorenzo Bientinesi ha presentato il suo libro, promosso dalla Provincia di Livorno “Don Antonio Vellutini: un prete con i cattolici nell’Antifascismo e nella Resistenza Livornese”.
Data di revisione/modifica: 16-01-2009