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Si è svolta questa mattina in Prefettura a Livorno una riunione per fare il punto sulla situazione dei due campeggi di Vada, Due Jolly e Tirreno, che si conclusa con la proposta di un percorso per verificare e valutare poi di conseguenza eventuali possibilità di riapertura. Presenti all’incontro il Prefetto Dott. Trevisone, il responsabile locale del Corpo Forestale Dott. Celati, il Sindaco di Rosignano Nenci, la Presidente del Consiglio Comunale Ciaffone ed i Capigruppo. Obiettivo: chiarire i termini della questione ed individuare, se possibile, un percorso di rivalutazione, così come si era impegnato a fare il primo cittadino di Rosignano, anche nell’ambito dello stesso Consiglio Comunale. “La riunione – ha spiegato Nenci – è partita con una ricostruzione, anche storica, del problema, che data ormai molti anni. In particolare abbiamo riesaminato il percorso che ha portato, da un lato, alla revoca delle concessioni demaniali da parte del Corpo Forestale per la presenza della riserva biogenetica e, dall’altro, alla impossibilità di rilascio delle autorizzazioni per l’esercizio delle attività da parte del Comune di Rosignano, a causa della diffida dell’allora Prefetto, motivata dal rischio industriale. Si è poi portato avanti un’ampia discussione per valutare insieme i cambiamenti intercorsi con il passare degli anni e siamo approdati alla definizione di un percorso, che prevede due distinti momenti. In primis una verifica da parte della Prefettura del piano di rischio esterno, anche alla luce delle più recenti normative, come la cosiddetta Seveso due, che servirà a valutare in concreto se, rispetto ad allora, è mutato il quadro degli elementi di rischio in modo tale da poter rivalutare l’opportunità di una presenza dei campeggi. In un secondo momento infatti , se la valutazione del rischio dovesse lasciare aperto il campo, magari anche ad una attività rivista o ridotta, torneremo ad incontrarci tutti insieme per capire a quale livello di compromesso è possibile arrivare per andare incontro alle esigenze dei titolari dei campeggi, valutando la disponibilità del Corpo Forestale a consentire un qualche tipo di attività. Mi auguro – ha concluso Nenci – che la volontà comune di ricercare un percorso, possa portarci ad una soluzione del problema”.
Data di revisione/modifica: 16-01-2009
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