L’olio il parente povero del vino, il settore olivicolo un panorama a rimorchio del blasonato emisfero vitivinicolo? Macché: il Comune di Rosignano Marittimo che porta appuntato sul petto, dopo l’ultima edizione della Manifestazione Verde Oro, il titolo di “apripista”, promotore di progetti salutati dall’Associazione nazionale Città dell’olio come l’esempio da seguire, ha sfatato l’ulteriore mito. Ebbene, nei confini del Comune, alla chiusura del corso di primo livello per assaggiatori di olio di oliva realizzato con la collaborazione dell’Apot di Cecina, l’Amministrazione Comunale, forte della straordinaria risposta al corso, ha detto sì, di nuovo, ad accogliere iniziative dedicate a investire sulla formazione, sulla diffusione della cultura dell’olio. La consegna dei 25 diplomi (altrettante sono già le richieste per un nuovo corso) di assaggiatori di primo livello, avvenuta sabato 3 giugno nella sala del Consiglio Comunale, si è chiusa quindi con reciproca soddisfazione: dei partecipanti, che hanno già chiesto un proseguo di iniziative così ben strutturate, e dell’Amministrazione, che attraverso le parole dell’Assessore allo Sviluppo Economico Dunia del Seppia ha espresso la grandissima soddisfazione che il percorso intrapreso nell’olio sta riservando al Comune, suscitando un interesse insperato anche nelle più rosee previsioni. Praticamente con la freccia della serietà e dell’impegno, che da sempre caratterizza il lavoro dell’ufficio agricoltura, l’indispensabile supporto logistico-organizzativo alla realizzazione del tutto, stavolta sono stati centrati ben due obiettivi: soddisfazione in tandem e un grande incentivo a continuare. Così.