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“Programma strategico per lo sviluppo sostenibile dell’economia della Provincia di Livorno”. E’ questo il titolo di un lungo ed articolato documento, che per molti versi, interessa anche il Comune di Rosignano, presentato ieri presso l’auditorium di Piazza del Mercato dall’Assessore Provinciale allo Sviluppo Economico Simone Bartoli, nel corso di una riunione del forum di Agenda 21 della Bassa Val di Cecina, presieduto dal Sindaco Alessandro Nenci. Portualità e logistica, sviluppo industriale, turismo e agricoltura di qualità sono i punti principali del programma che vedrà impegnata la Provincia fino al 2009. “Siamo di fronte – ha commentato il Sindaco introducendo la riunione – ad un programma molto articolato, all’interno del quale vengono affrontate anche questioni che ci toccano da vicino. Per questo abbiamo accolto volentieri la proposta della Provincia di cominciare a riflettere insieme sui contenuti della bozza”. All’Assessore Bartoli il compito di entrare nel merito del documento che dovrebbe essere approvato dal Consiglio Provinciale entro la fine dell’anno. “Questo lavoro – ha spiegato – nasce a seguito della nuova Legge Regionale 61/2004, con la quale le Province sono state formalmente individuate quali enti di programmazione dell’economia e dello sviluppo dei territori. La stessa legge parla anche dello strumento con cui portare avanti questo compito di programmazione. Si tratta del Pasl, ovvero il Patto di azione per lo sviluppo locale. Un vero e proprio patto che la Provincia sarà chiamata a stipulare con la Regione su uno specifico pacchetto di progetti distribuiti nei vari Comuni. Per chiarezza e completezza, abbiamo ritenuto di individuare, in primis, attraverso il documento che oggi vi presentiamo, delle linee strategiche di sviluppo, entro le quali poi andremo a collocare e selezionare i progetti. Il programma – ha tenuto a precisare Bartoli – è una prima bozza, redatta comunque tenendo conto dei confronti già avuti con i Comuni e con le categorie e le associazioni economiche della Provincia”. Partendo da alcuni punti fermi, di carattere generale, quali il programma di mandato del Presidente della Provincia, il Programma Regionale di Sviluppo della Regione Toscana e gli indirizzi comunitari per la nuova programmazione delle politiche di coesione per il periodo 2006-2013, la Giunta Provinciale ha elaborato quindi un articolato documento di indirizzi strategici, che è suddiviso in cinque parti: una introduzione sulle scelte fondamentali; una analisi sintetica della situazione economica (quest’ultima curata dall’Irpet); le indicazioni di come si può conseguire l’obiettivo della competitività del sistema economico e sociale (ed è questo il vero cuore del documento, già anticipato anche al Presidente Regionale Claudio Martini); uno schema riassuntivo di quanto, a stralcio delle ipotesi più generali, si intende negoziare con la Regione, ovvero il Pasl (ed è la parte che, secondo Bartoli, sarà la più soggetta a modifiche ed approfondimenti); ed infine una analisi della situazione di programmazione e di spesa dei principali programmi comunitari, nazionali e regionali per il territorio provinciale. “Abbiamo individuato – ha spiegato Bartoli – tre grandi filoni di intervento, ossia la logistica, trasporti e portualità, il consolidamento industriale, il turismo, agricoltura e produzioni tipiche. In Bassa Val di Cecina possiamo trovare almeno due di questi filoni, l’industria e il turismo e agricoltura. In questo contesto poi sono stati elencati una serie di programmi di intervento relativi a risparmio energetico ed energia alternativa, uso dell’acqua e risparmio idrico, ricerca e innovazione, formazione, contrasto alla dispersione scolastica, occupazione, sviluppo integrato della logistica, sostegno all’industria, qualificazione del settore turistico e dell’agricoltura, trasparenza dell’attività delle Pubbliche Amministrazioni e semplificazione delle procedure, promozione. Se il Consiglio Provinciale – ha assicurato – accoglierà il documento, la giunta si impegna entro 60 giorni ad approvare almeno un progetto per ciascuno di questi programmi”. “Il nostro – ha precisato Bartoli – è un obiettivo ambizioso. Questo infatti può essere uno degli strumenti che ci consentirà di incidere anche sul fattore occupazionale. Il tasso di occupazione nella nostra Provincia è ancora troppo basso, il 52,53%, contro il 70% fissato dall’Unione Europea come obiettivo prioritario. In particolare riteniamo di poter incidere positivamente sulle questioni dell’occupazione femminile e giovanile”. In questo quadro, è stato sottolineato più volte, la parola fondamentale è quella della “competitività”. E il Piano della Provincia tende proprio a dare una serie di indicazioni generali, a tracciare alcune linee politiche, per consentire nei vari settori una crescita di competitività. Due gli aspetti più significativi. Il rafforzamento dell’impresa consentendo un risparmio dei costi di produzione attraverso un’opera di riduzione dei costi energetici (da qui un progetto per il risparmio energetico e per l’energia alternativa, e attraverso un innalzamento della produttività del lavoro con appropriati e puntuali interventi formativi). L’innalzamento del livello della ricerca e della innovazione, ristrutturando e rendendo più attivi i Poli tecnologici (che rappresentano una occasione importante di legame tra Università e imprese), sviluppando progetti di alta formazione con la presenza attiva delle Università e in particolare di quella di Pisa nel nostro territorio, a partire dal progetto del corso di laurea in logistica.
Data di revisione/modifica: 16-01-2009
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