Per celebrare il “Giorno della Memoria” attraverso il ricordo di eventi significativi della storia toscana, il Consiglio Regionale ha scelto quest’anno un episodio fortemente legato al territorio rosignanese, ovvero il salvataggio dei ragazzi dell’orfanatrofio israelitico di Livorno, scampati alla deportazione anche grazie all’ospitalità che le famiglie ed il parroco di Vada Don Antonio Vellutini seppero offrire loro. La prima parte della celebrazione si è svolta questa mattina presso la stazione di Vada, dove è stata scoperta una targa che recita: “Da questa stazione ai primi di aprile del 1944 furono avviati alla deportazione i ragazzi dell’orfanotrofio israelitico di Livorno e la loro direttrice. Un attacco aereo fermò il treno che li trasportava. Le famiglie di Vada ed il parroco Don Antonio vellutini li accolsero nelle loro case. Giorno della Memoria 2005”.
La cerimonia, che è proseguita poi a Sassetta con una seduta solenne del Consiglio Regionale della Toscana, ha visto la partecipazione delle più alte cariche della Regione, tra cui il Presidente della Giunta Claudio Martini, il Presidente del Consiglio Riccardo Nencini ed il Vicepresidente Enrico Cecchetti. Insieme a loro il Sindaco di Rosignano Alessandro Nenci, gli Assessori, i rappresentanti della Provincia di Livorno e di tutti i Comuni della zona, insieme ai rispettivi gonfaloni, i rappresentanti delle forze dell’ordine presenti sul territorio, la Fanfara della Scuola Marescialli e Brigadieri di Firenze, alcuni rappresentanti delle comunità israelitiche, numerosi cittadini e cittadine di Rosignano, i piccoli studenti delle classi quinte delle scuole elementari Novaro di Vada ed anche alcuni testimoni dell’epoca, tra cui i fratelli Luciana ed Ugo Bassano, due dei ragazzi dell’orfanatrofio israelitico scampati alla deportazione ed ospitati dalla famiglia Spagnoli di Vada.
“Siamo qui oggi – ha spiegato il Sindaco Nenci – per ricordare un episodio estremamente significativo per la nostra storia: il salvataggio di diciannove ragazzi dell’orfanotrofio israelitico di Livorno, destinati con tutta probabilità ai campi di sterminio, che grazie ad un attacco aereo scesero dal loro treno alla stazione di Vada e qui furono accolti dal parroco Don Vellutini ed ospitati dalle famiglie del luogo. Questi ragazzi riuscirono a salvarsi, ma oggi qui, nel Giorno della Memoria, dobbiamo ricordare anche quel milione e mezzo di ragazzi morti in tutta Europa per le barbarie del nazifascismo. Per noi Don Vellutini è stato e continuerà ad essere un esempio luminoso di coraggio, civiltà ed impegno. Mi auguro che la memoria di questi e di altri episodi avvenuti in tutta Italia – ha concluso – ci aiuti a guardare con fiducia al futuro, forti dell’insegnamento che ci hanno dati uomini come Don Antonio”.
Prima della scopertura della targa e dell’apposizione della corona di alloro, anche l’intervento del Presidente del Consiglio Regionale Riccardo Nencini. “Non esiste la storia se non c’è il ricordo – ha sottolineato – ed io sono felice di aver potuto conoscere personalmente Don Antonio Vellutini tre anni fa, prima della sua scomparsa. E’ nostro dovere mantenere sempre viva, e non soltanto in questi giorni, la memoria di certi episodi e dei tanti Don Vellutini che nella Toscana di 60 anni fa operarono con coraggio in nome della giustizia e della libertà. Ogni anno – ha concluso – raccontiamo una storia e mi auguro che questa tradizione venga mantenuta anche negli anni a venire”.
La commemorazione è poi proseguita a Sassetta, presso l’Hotel La Selva, a partire dalle ore 12, con una seduta solenne del Consiglio Regionale della Toscana, in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nel campi nazisti.
Data di revisione/modifica: 16-01-2009