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Anche in Italia, seppur con grande ritardo rispetto ad altri paesi europei, cominciano a farsi strada criteri costruttivi più rispettosi dell’ambiente e più attenti all’uso delle risorse naturali, a tutto vantaggio della salute e della qualità della vita di coloro che abitano e lavorano in queste strutture. Rosignano non vuole essere da meno: nei giorni scorsi infatti si è tenuto un incontro sui temi della bioedilizia, il primo di una serie nelle intenzioni degli Amministratori, il cui intento è proprio quello di promuovere una “cultura diversa del costruire”, anche attraverso l’istituzione di incentivi ad hoc per coloro che in futuro adotteranno i criteri della bioarchitettura. “Con questa iniziativa – ha spiegato chiaramente il Sindaco Alessandro Nenci – intendiamo avviare un percorso di approfondimento sui temi della bioedilizia affinché in futuro sia possibile costruire secondo criteri di concreta sostenibilità, così come preannunciato anche nel programma di governo che ho proposto alla cittadinanza. La questione è di grande rilevanza, anche a livello mondiale, e per questo non vorremmo limitarci ad essere propositivi, ma, al contrario, vorremo contribuire fattivamente alla promozione di nuovi criteri edilizi, ad esempio inserendo anche all’interno del costruendo Regolamento Urbanistico degli incentivi per l’utilizzo di elementi di bioarchitettura. Certo – ha precisato – sarà anche nostro dovere dare il buon esempio progettando ed adeguando le opere pubbliche a questi nuovi criteri. Il nostro – ha concluso – è un impegno culturale per progettare il nostro territorio con metodi e materiali più rispettosi dell’ambiente e delle risorse naturali”. Una sfida non da poco, il cui obiettivo finale – ha sottolineato anche l’Assessore all’Urbanistica Raffaele Boccaccini – “è quello non soltanto di costruire strutture più belle e più sane, ma anche e soprattutto di migliorare complessivamente la qualità della vita delle persone”. La bioarchitettura d’altra parte non è un nuovo concetto romantico del costruire, ma una necessità impellente se non vogliamo arrivare al collasso delle nostre città. “L’80 per cento della popolazione europea – ha spiegato l’Arch. Pietro Novelli della Regione Toscana – vive in zone urbane e trascorre il 90 per cento del proprio tempo in uno spazio confinato, tra la casa ed il lavoro. La bioarchitettura oggi è un’esigenza se si considera che una città di un milione di abitanti ogni giorno consuma 265.000 tonnellate di acqua, 2000 tonnellate di cibo, produce 9500 tonnellate di reflui, 2000 tonnellate di rifiuti solidi urbani e 950 tonnellate di emissioni inquinanti. In questo contesto poi dobbiamo sottolineare che il consumo energetico delle abitazioni italiane è di 3 o 4 volte superiore a quello delle abitazioni tedesche, danesi e svizzere. L’edilizia sostenibile propone una visione alternativa del progetto, incentrata sul corretto uso delle risorse e sulla scelta del materiale costruttivo più adeguato”. La Giunta Regionale Toscana tra l’altro, sulla base di precise direttive comunitarie, ha approvato nel mese di luglio una decisione (la numero 24 del 12/7/04) sulle “Linee guida per la valutazione della qualità energetica ed ambientale degli edifici della Toscana” ed entro la fine dell’anno usciranno il “Manuale dell’Edilizia Sostenibile” e l’”Elenco dei materiali dell’edilizia sostenibile”, che saranno messi a disposizione di Enti Pubblici e di addetti del settore. In più nel Piano Regionale di Sviluppo 2003-2005 è presente il “Programma Regionale di Azione Ambientale” che tra le varie azioni prevede anche: l’istituzione di un premio per gli interventi edilizi al fine di promuovere e far conoscere le migliori realizzazioni in Toscana, l’assegnazione di incentivi economici e volumetrici sulla base dell’uso delle linee guida regionali e l’introduzione nei bandi di edilizia residenziale popolare di alcuni elementi di qualità contenuti nelle linee guida, soprattutto per quanto riguarda l’energia e l’acqua. “Con questo primo incontro – ha concluso l’Assessore Boccaccini – intendiamo avviare un percorso di sensibilizzazione che, ci auguriamo, porterà la cittadinanza ad acquisire maggiore consapevolezza e quindi a modificare anche alcuni comportamenti e stili di vita. L’Amministrazione farà la sua parte, mettendo in atto e promuovendo tutti gli strumenti di sussidio disponibili a livello comunale, provinciale, regionale e comunitario e, non di meno, applicando per prima alcuni criteri di sostenibilità, come già avviene nel caso degli edifici pubblici per i quali abbiamo previsto l’uso di energie alternative, in particolare dell’energia solare”.
Data di revisione/modifica: 16-01-2009
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