Dagli scavi archeologici di San Gaetano a Vada continuano ad emergere nuove ed interessanti testimonianze dell’antica “Vada Volaterrana”: l’annuale campagna di scavo condotta dalla Prof.ssa Marinella Pasquinucci e dalla sua equipe di una trentina di ricercatori e studenti del Dipartimento di Scienze Storiche del Mondo antico dell’Università di Pisa ha portato infatti alla luce un nuovo edificio pubblico, identificabile come “schola”, ovvero come sede di una corporazione professionale, ed un’ampia porzione di quella che anticamente era una basilica.
Lo ha potuto verificare personalmente il Sindaco Alessandro Nenci questa mattina compiendo un sopralluogo presso gli scavi archeologici insieme alla Prof.ssa Pasquinucci, alla D.ssa Ducci della Soprintendenza, all’Assessore alla Cultura Franchi, al Dirigente d’Area Brogi e alla Direttrice del Museo Archeologico di Rosignano Regoli.
La campagna di quest’anno – è stato spiegato nel corso del sopralluogo – si è concentrata su due nuove porzioni di terreno, saggiate lo scorso anno, che si trovano a sud dell’area archeologica, verso l’attuale centro di Vada, in una zona finora non indagata ma oggetto di indagini geofisiche che avevano riscontrato la possibile presenza di ulteriori edifici, ad indicare che, almeno in età romana, non c’era soluzione di continuità tra il quartiere portuale a vocazione produttiva e di servizio e il centro abitato e residenziale, presumibilmente esteso al di sotto dell’abitato moderno.
Gli scavi di quest’anno hanno fatto emergere un edificio pubblico di un certo prestigio architettonico, all’interno del quale si distinguono due absidi ed un cortile scoperto con al centro un altare votivo. Qui, grazie agli stringenti confronti con altre realtà portuali del mondo antico, ed in particolare con Ostia, è stato possibile riconoscere una nuova “schola”, cioè la sede di una corporazione professionale i cui membri svolgevano attività legate al porto, dove si svolgevano i momenti fondamentali della vita associativa (religiosa, ricreativa, sociale). Dall’altra zona invece è emersa una larga porzione di una antica basilica, con l’abside, dove sono stati ritrovati i frammenti di un pavimento a mosaico, e l’inizio di tre navate. “Questo – ha sottolineato la Prof.ssa Pasquinucci – a testimonianza del fatto che Vada Volaterrana doveva essere, dopo Volterra, la città più grande di tutto il comprensorio”. Gli scavi che, come ogni anno sono resi possibili dalla collaborazione del Comune di Rosignano Marittimo e della Soc. Solvay, si protrarranno ancora per un paio di giorni.
Soddisfatto anche il Sindaco Alessandro Nenci. “Il nostro interesse – ha commentato – è dimostrato da oltre vent’anni di sostegno alla campagna di scavi che ogni anno l’Università porta avanti in questo sito di grande importanza. D’altra parte il nostro impegno è legato a due aspetti distinti ma comunque collegati che caratterizzano questa zona: da una parte l’interesse culturale e storico che queste rovine rappresentano, in un contesto che va ben oltre i nostri confini comunali, e dall’altra la prospettiva di valorizzare ulteriormente dal punto di vista turistico la presenza di scavi che, così come affermano gli studiosi, sono la testimonianza di una città antica di grandi dimensioni e dal passato fiorente”.
Data di revisione/modifica: 16-01-2009