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E’ veramente grande la preoccupazione dei Sindaci della Bassa Val di Cecina per le conseguenze che la cosiddetta “manovrina” del Governo avrà sui bilanci dei Comuni. “Il momento – hanno sottolineato insieme nel corso di una conferenza stampa congiunta che si è svolta a Cecina – è drammatico. A metà anno, con un bilancio avviato, appalti affidati e scelte già compiute, l’unica opzione per molti Comuni sarà quella di tagliare i servizi”. “Il nostro obiettivo – ha spiegato il Sindaco di Cecina Paolo Pacini – è quello di comunicare con franchezza alla cittadinanza i gravi rischi che stiamo correndo. La manovra del Governo infatti va a colpire direttamente le popolazioni costringendo gli Enti Locali, che in questi anni hanno compiuto grandi sforzi per chiudere i bilanci, ad intervenire sui servizi. Dopo anni di tagli ai trasferimenti e di leggi finanziarie penalizzanti, i Comuni vedono oggi attaccata la propria autonomia e rischiano di venire meno al patto stipulato con la gente. Per Cecina questa manovra significa tagliare su un bilancio già ristretto un miliardo e duecento milioni di vecchie lire entro la fine dell’anno”. La protesta dei Sindaci della Bassa Val di Cecina, insieme a quella di centinaia e centinaia di Sindaci, del centro-sinistra e del centro-destra, provenienti da tutta Italia, è giunta fino a Roma, dove martedì scorso i primi cittadini italiani hanno simbolicamente consegnato le chiave dei propri Comuni per dire “così non è possibile lavorare”. “Il tentativo – ha sottolineato Alessandro Nenci, Sindaco di Rosignano – è quello di scaricare sui Comuni gli errori compiuti dal Governo con scelte finanziarie sbagliate. In pratica per sanare il dissesto si chiede ai cittadini italiani di rinunciare ad una serie di importanti servizi, che in questi anni i Comuni hanno mantenuto e potenziato con sacrificio, nonostante i pesanti tagli ai trasferimenti. Il tutto non ci lascia ben sperare neppure per la predisposizione dei bilanci 2005”. E in effetti ad essere molto preoccupati sono anche i Sindaci dei Comuni più piccoli, con una popolazione inferiore ai 5.000 abitanti che, almeno per il momento, non sono interessati dai tagli indicati nella “manovrina”. “E’ evidente – hanno spiegato il Sindaco di Castellina Manolo Panicucci ed il Sindaco di Bibbona Fiorella Marini – che questo Governo è alla disperazione e perciò siamo molto preoccupati per il futuro. Già nel Dpef potrebbero essere contenuti elementi ancora più gravi che andrebbero a distruggere i piccoli Comuni. Per questo siamo stati anche noi a Roma ed è nostra intenzione rendere i cittadini partecipi del problema, eventualmente anche attraverso Consigli Comunali ad hoc”. Ma non è finita qui. “Oltre alla preoccupazione per il futuro – ha precisato il Sindaco di Guardistallo Mauro Gruppelli – dobbiamo pensare che molti dei servizi che i Comuni più grandi, come Rosignano e Cecina, offrono sono rivolti anche agli abitanti e alle imprese dei nostri territori. Questa manovra da ‘Governo balneare’ – ha concluso – produrrà inflazione ed avrà effetti recessivi pesanti sia sul piano sociale che su quello economico”.
Data di revisione/modifica: 16-01-2009
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