ATTENZIONE: Stai visitando il vecchio sito web del Comune di Rosignano Marittimo non più aggiornato dal 28/6/2022
Puoi trovare il sito attuale all'indirizzo: http://www.comune.rosignano.livorno.it
Comune di Rosignano Marittimo

Comune di Rosignano Marittimo

Il sito ufficiale del tuo Comune

Ti trovi in: Home

Indietro
Sono trascorsi ormai sessant’anni da quel tragico 20 giugno del ’44, in cui un reparto di soldati nazisti in ritirata uccise senza alcun motivo quattro cittadini di Vada, Ruggero Lupichini, Delfo Rofi, Elio Vanni ed Ivo Vanni, ma la comunità rosignanese non ha dimenticato e non vuole dimenticare questo drammatico episodio. Per questo motivo il Comune di Rosignano e la sezione locale dell’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani Italiani) hanno organizzato per dopo domani, domenica 20 giugno, una manifestazione commemorativa che si terrà in Piazza Garibaldi a Vada a partire dalle ore 21.30. Un’ulteriore occasione per riflettere sul passato e mantenere vivo il ricordo di ciò che è stato, quale monito per il futuro. In un 2004 segnato ancora da guerre e terrorismi di varia natura il messaggio che scaturisce dall’analisi del tragico episodio dell’eccidio di Vada non potrà che essere un messaggio di libertà, democrazia e pace, indirizzato alla comunità intera di Rosignano, ed in particolare ai più giovani. Non a caso nella manifestazione di quest’anno, per la prima volta, sono stati coinvolti direttamente anche gli studenti delle scuole medie, che avranno modo di presentare i lavori da loro realizzati proprio sul tema della resistenza e della liberazione. D’altra parte, con il trascorrere del tempo e quindi la scomparsa dei testimoni diretti della nostra storia, diviene più che mai necessario trovare forme di riflessione e di coinvolgimento, specie per i ragazzi, affinché la memoria non si affievolisca e con essa anche il messaggio di pace trasmessoci dai protagonisti di quei tragici episodi di guerra. La commemorazione avrà inizio alle ore 21.30 in piazza Garibaldi a Vada con un concerto del Gruppo Filarmonico Solvay. A seguire l’introduzione di Giacomo Luppichini, Presidente della sezione locale dell’Anpi, che da tempo ormai sta lavorando insieme al Comune per la messa a punto di iniziative tese a valorizzare al meglio la storia del nostro territorio. La parola poi passerà al Sindaco Alessandro Nenci - al suo primo intervento pubblico in qualità di primo cittadino – per una riflessione a tutto campo legata appunto al tragico eccidio vadese. La dinamica dell’eccidio di Vada è piuttosto nota. All’alba del 20 giugno ’44 le SS della sedicesima divisione Reichsfurer entrano nel paese e cominciano un barbaro rastrellamento casa per casa. Uccidono quattro persone, semplici cittadini, senza alcuna motivazione, dopodiché radunano la popolazione nella piazza del paese. Qui i tedeschi hanno un colloquio con Don Vellutini, il parroco di Vada, alla fine del quale non commetteranno altre violenze, se non quella di obbligare la folla a sfilare di fronte ai morti, esposti come esempio e tenuti lì davanti per moltissime ore. Un’azione intimidatoria, forse dovuta al fatto che a Vada era presente ancora una piccola comunità di cittadini non sfollati o forse causata dal fatto che il paese era stato l’unico a non aver subito a fondo i bombardamenti degli alleati. Resta il fatto che la tragedia del 20 giugno avrebbe anche potuto assumere dimensioni molto più ampie se i cittadini di Vada non avessero, nonostante tutto, mantenuto la calma e soprattutto se non ci fosse stato un comportamento esemplare come quello di Don Vellutini, il quale, parlando con i tedeschi, riuscì ad evitare che all’assassinio dei quattro giovani vadesi e alla barbarie dell’esposizione dei loro cadaveri da parte delle SS, si sommasse un sacrificio ancora più grande della popolazione.
Data di revisione/modifica: 16-01-2009
Indietro
^ .