Il Sindaco Gianfranco Simoncini ha inviato a tutti i candidati Sindaci del territorio rosignanese l’appello redatto dall’ANCI Toscana riguardo alle prossime elezioni amministrative del 12 e 13 giugno, accompagnandolo con una lettera nella quale chiede “di riflettere sull’opportunità di inserire anche i contenuti presenti nell’appello tra quelli che discuterete con i cittadini nei prossimi giorni e porterete avanti, quale che sia la vostra collocazione nei prossimi anni di impegno amministrativo”. “Nell’appello – spiega Simoncini nella nota d’accompagnamento - viene lanciato un forte allarme sulle difficoltà che vive la finanza locale, sull’esigenza di procedere ad una rapida attuazione del nuovo Titolo V della Costituzione con particolare attenzione all’articolo 119 relativo al Federalismo fiscale ed all’esigenza dello sviluppo di una legislazione regionale capace di sostenere lo sviluppo e l’azione delle Autonomie locali. Si tratta – ha sottolineato - di temi centrali per l’azione di chi si troverà ad assumere, dopo le elezioni, la responsabilità di Sindaco della nostra comunità ed anche per coloro che si troveranno a svolgere la funzione democratica fondamentale dell’opposizione. Infatti se le richieste di una piena attuazione del principio costituzionale di equiordinazione, di quello di autonomia finanziaria non trovassero risposta sarebbe difficile, se non impossibile, mantenere il livello di servizi fin qui erogati”. La trasmissione dell’appello ai candidati è stata richiesta dall’Ufficio di Presidenza dell’ANCI Toscana, agli attuali Sindaci della Toscana affinché tutti possano disporre di un approfondimento su alcune delle principali tematiche d’interesse degli enti locali. Dopo un’ampia premessa dedicata alle cifre e al significato delle elezioni, il documento tocca le questioni delle riforme e delle istituzioni locali per soffermarsi poi sulle vicende toscane. “E’ un quadro complesso – è scritto nell’appello – quello che vivono oggi i Comuni. Grandi potenzialità e prospettive di sviluppo del loro ruolo di rappresentanza generale degli interessi delle comunità locali, di “sportello unico della Repubblica”, per la gestione delle funzioni amministrative, di promotori della crescita economica ed occupazionale del territorio, di soggetti fondamentali delle politiche d’inclusione sociale. Potenzialità e prospettive garantite costituzionalmente. Al tempo stesso tutto ciò sembra, ed è, bloccato dai ritardi nell’attuazione del testo costituzionale, dai ritorni centralistici, dalla penalizzazione derivata dalle politiche finanziarie e di gestione del patto di stabilità a livello governativo. Il rischio concreto è che … si arrivi al collasso dei bilanci comunali, ad una forte caduta delle politiche di promozione dello sviluppo a livello territoriale e ad un impoverimento in termini di servizi, di capacità di risposta alla domanda sociale. Questa prospettiva non è accettabile. … Bloccare o rallentare questi processi vuol dire colpire la vita delle comunità locali, colpire il buon funzionamento del sistema Italia. Per questo – si conclude nell’appello – chiediamo a tutti i partiti, a tutti i candidati di utilizzare la prossima campagna elettorale, non solo per affermare le proprie idee programmatiche per lo sviluppo dei singoli territori, ma anche per sostenere un’idea di diversa organizzazione della Repubblica, di diversa ripartizione delle risorse tra i livelli istituzionali che crediamo sia essenziale per garantire un positivo governo dei nostri Comuni”.