Il dibattito e il dubbio sono anima della democrazia e fondamento della cultura. Non può dispiacere quindi che la politica dello spettacolo sia spesso oggetto di confronto e dibattito pubblico sulla stampa locale. Dal confronto possono venire sempre utili indicazioni per superare limiti, per allargare l’iniziativa, per esplorare nuovi campi di intervento, cose sempre necessarie in ogni esperienza umana, tanto più nel campo della cultura. Dispiace quando il dibattito raggiunge le vette di volgarità e presunzione rappresentate da alcuni interventi, tra i quali quello di stamani dell’Associazione “La Torre”. Occorre sempre evitare di buttare via il bambino con l’acqua sporca e qui nell’esperienza di Armunia, il bambino c’è, è cresciuto, ha prodotto esperienze e fatti incontrovertibili e di grande valore. Di valore per la dimensione locale e per quella nazionale: grandi eventi, produzioni, attività con le scuole, iniziative in 10 Comuni e nelle singole frazioni degli stessi, creazione di un legame forte tra le Amministrazioni del territorio, dopo anni di cartelloni singoli e talvolta concorrenti. Occasioni di confronto e dibattito culturale che si sono accompagnate alle moltissime iniziative promosse dalle Amministrazioni Comunali . Tutto ciò ha registrato grandi successi, migliaia di spettatori, una vitalità produttiva con pochi riscontri in altre zone del territorio. Questi sono fatti e non opinioni. Da qui bisogna partire per cogliere i limiti, le esigenze di correzione, i difetti che sicuramente ci sono, ma che non sono tali da mettere in discussione il progetto. Progetto di un operatore culturale e non di un’agenzia di spettacoli, di un luogo di promozione della crescita civile del territorio e non di mera registrazione delle tendenze di mercato dello spettacolo, di una sede di formazione di nuove professionalità ed esperienze artistiche e non di un dopolavoro... e tanto altro. Starà alle nuove Amministrazioni decidere come ripensare e correggere Armunia, darle nuovi indirizzi, ma sarà sicuro che una cosa le nuove Amministrazioni non faranno: buttare via Armunia come acqua sporca. Gianfranco Simoncini. Sindaco di Rosignano Marittimo