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Trasmetto copia della nota redatta dall’Assessore alla Qualità Urbana Luca Arzilli a proposito dell’abbattimento dei ventotto pini pericolanti, decretato da un’ordinanza del Sindaco Gianfranco Simoncini, e del programma di manutenzione che l’Amministrazione intende portare avanti in futuro con il contributo scientifico di esperti del settore e con i suggerimenti e le richieste avanzate anche dalla popolazione del Comune di Rosignano. "A seguito delle preoccupazioni espresse sulla stampa locale e delle segnalazioni giunte da parte di alcuni cittadini, organizzati o meno in comitati, in merito all’abbattimento di ventotto pini nella frazione di Castiglioncello – ventiquattro dei quali localizzati nella Pineta Marradi – colgo l’occasione per esprimere nuovamente e pubblicamente la posizione e le intenzioni dell’Amministrazione Comunale riguardo a questa vicenda. E’ necessario premettere innanzitutto che l’argomento è stato più volte esaminato e dibattuto con il Consiglio di Frazione di Castiglioncello, i cui componenti hanno potuto anche prendere parte ad un sopralluogo, insieme all’agronomo comunale, per verificare le condizioni oggettive di ogni singola pianta. Del resto è nostra convinzione che la Pineta Marradi rappresenti un patrimonio di grande valore per la frazione di Castiglioncello e più in generale per tutta la comunità rosignanese: è importante dunque sentirla propria e tutelarla al meglio, anche attraverso un confronto serio con i rappresentanti della cittadinanza. Detto ciò, è altrettanto necessario distinguere due ordini di problemi: da un lato quello relativo alla manutenzione della pineta e dall’altro lato quello legato alle emergenze che, come in questo caso specifico, si presentano nel corso dei mesi. E’ chiaro che l’emergenza, in quanto tale, è legata ad un fattore di sicurezza imprescindibile: i ventotto pini indicati nell’ordinanza sono secchi e dunque pericolosi per l’incolumità pubblica. Va da sé che l’intervento è necessario ed estremamente urgente, in quanto le piante o alcuni dei loro rami potrebbero cadere. Altro discorso è quello della manutenzione: in questo caso, anche a nostro avviso, è opportuno ed utile che prosegua il confronto in modo che la nostra bella pineta Marradi possa continuare a vivere negli anni a venire. E’ qui che la politica – intesa come voce dei cittadini, dei comitati, del Consiglio di Frazione, delle associazioni e del Comune intero – deve fare la sua parte. In questo senso la richiesta avanzata già oggi da alcuni di conoscere ed approfondire l’argomento è una richiesta legittima, sulla quale non intendiamo tirarci indietro. E’ bene, vorrei sottolineare, che in questo ambito i comitati così come qualunque altro cittadino del Comune abbia voce in capitolo. D’altra parte le scuole di pensiero sono molte: c’è chi sostiene che la pineta sia bella così come si presenta oggi, con un disordine agronomico che la rende unica e che quindi va mantenuto; c’è invece chi propone di razionalizzarla, andando ad impiantare i nuovi pini secondo un criterio corretto di distanza; e c’è infine chi vorrebbe seguire entrambi i criteri a seconda delle diverse aree della pineta. E’ evidente che la questione è importante anche perché, a seconda della scelta, potremmo portare avanti azioni diverse: attendere man mano che i pini secchino e sostituirli di volta in volta oppure procedere ad un programma di abbattimento e ripiantumazione razionale delle varie aree. Per arrivare alla discussione potendo contare su approfondimenti superiori, non possiamo che accogliere la proposta, già avanzata dal Consiglio di Frazione, di realizzare un programma di manutenzioni a lungo periodo che abbia basi scientifiche rigorose. Nei prossimi giorni quindi provvederemo a conferire un incarico a docenti e ricercatori della Facoltà di Agraria dell’Università di Firenze – che già in passato hanno fornito all’Amministrazione degli studi ad hoc sui pini lungo la via Aurelia a Rosignano Solvay – e ad un architetto specializzato nella gestione del verde urbano, trattandosi di una questione non soltanto agronomica anche di organizzazione della pineta. Con il contributo di questi esperti contiamo di poter discutere su soluzioni che abbiano come obiettivo principale, perfettamente condiviso da questa Amministrazione, quello di non snaturare la pineta. A questo scopo vorrei ancora una volta sgombrare il campo dalle preoccupazioni di coloro che paventano una anticipazione delle previsioni del cosiddetto Piano Pineta. Premesso che ad oggi si tratta semplicemente di un piano di programmazione urbanistica che dovrà poi essere attuato nel tempo con specifici progetti d’intervento, è assolutamente da escludersi che l’abbattimento di questi ventiquattro pini possa portare alla realizzazione di gazebo, anche perché le piante tagliate verranno sostituite. L’auspicio è che si possano avere quanto prima le indicazioni degli esperti così da poter proseguire con serenità il confronto già avviato sulla base di elementi scientifici che aiuteranno tutti gli interessati ad avere maggiori elementi di valutazione". Assessore alla Qualità Urbana Luca Arzilli
Data di revisione/modifica: 16-01-2009
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