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E’ aperta al Centro per l’Arte “Diego Martelli” (piazza della Vittoria, Castiglioncello) la mostra “Da Léger a Botero – opere su carta”.   La 26esima rassegna dell’associazione “Il Valore del Segno” ripercorre il panorama artistico degli ultimi cento anni con 34 opere di protagonisti della scena internazionale, tra i quali Picabia e Masson, il Gruppo CoBrA, Tàpies, Hartung e Fautrier, César, Botero e Haring. Realizzata con il sostegno del Comune di Rosignano Marittimo e curata  da Luciano Caprile, l’esposizione è patrocinata dal Ministero dei Beni, delle Attività culturali e del turismo e dalla Regione Toscana. Le trentaquattro opere su carta, provenienti da tre collezioni private, sono state scelte perché “spesso riportano la prima intenzione, che mantiene la luce e la freschezza che non sempre si ritrova nelle opere finali” spiega il curatore. Il percorso è articolato in tre sezioni, a partire dalla composizione di Léger del 1933 che raccoglie memorie cubiste e suggestioni surrealiste, e si prosegue con un panorama del surrealismo, dalle “trasparenze” di Picabia a Masson, tra i fondatori del movimento, alle bizzarre invenzioni di Matta. Le opere del Gruppo Co.Br.A, nato nel dopoguerra nel Nord Europa, segnano la scena europea con colori contrastanti e tratti intensi: Jorn, Appel, Alechinsky, Doucet, Lindstrom e Lerpa declinano in diverse modalità le inquietudini del sodalizio. Il secondo focus della mostra è sull’astratto e informale, che prende spunto dalle decorazioni tessili di Sonia Delaunay per arrivare alla poetica della materia degli spagnoli Tàpies e Clavé, passando all’informale e all’astrattismo con il segno vibrante di Hartung, il carboncino di Fautrier e l’acquerello di Tobey, la sintesi calligrafica di Mathieu, fino alle evoluzioni contemporanee dell’arte ottica e cinetica. Nell’ultima sezione si affacciano le diverse anime della scena attuale con percorsi trasversali, dal classicismo di Botero alla pop art (con Tilson, esponente inglese) al noveau rèalisme (César), dalla nuova scena tedesca dopo la caduta del muro di Berlino (Zimmer) alle realtà della grandi metropoli con i graffiti di Haring e FA-Q. Quattro autori infine rispecchiano infine i fermenti della società di oggi: i migranti del cubano Machado (conosciuto come Kcho), la spiritualità dell’iraniano Golba la poesia dello scultore giapponese Ogata e il dinamismo delle forme del collega uruguaiano Atchugarry. La mostra è aperta fino a domenica 8 gennaio 2017, da giovedì a domenica ore 16-20. Chiuso il 25 dicembre e il 1° gennaio. Ingresso libero.

Data di revisione/modifica: 20-12-2016
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