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Giorgio Panariello, Luciana Savignano, Simonetta Agnello Hornby e Massimo Cirri i protagonisti della seconda parte degli Incontri al Castello, presso La Limonaia nel parco del Castello Pasquini di Castiglioncello.
Sarà Giorgio Panariello il protagonista del primo appuntamento d’agosto della seconda parte degli Incontri al Castello, presso La Limonaia nel parco del Castello Pasquini a Castiglioncello. Mercoledì 3 agosto alle 18.00 l’attore presenterà il suo libro “So che ci sarai sempre. Lettere d’amore ai cani della nostra vita” edito da Mondadori. Ad accompagnarlo nella presentazione la giornalista e scrittrice Margherita d’Amico e Piera Rosati – Presidente della Lega Nazionale del Cane.
Molti sono i doni che un animale domestico elargisce perché a lui non importa chi tu sia o cosa tu abbia fatto durante la giornata: il tuo cane non ti chiederà mai conto di niente. «Caro Zeus, da dove cominciare? Prima di conoscerti per me i cani erano come i nani da giardino. M'ero appena preso una nuova casa con giardino e così ho pensato bene di comprarmi un cane, un po' per fare da guardia – non si sa mai, no? – e un po' per giocarci ogni tanto. Tutto pensavo, meno che mi avresti cambiato per sempre la vita.» Giorgio Panariello racconta in una lettera la meravigliosa esperienza d'amore con il suo cane, Zeus. Meravigliosa perché composta di gioia, conoscenza reciproca, figuracce in mezzo alla via, tenerezze, qualche parola magica e tanto altro ancora. D'amore perché solo l'amore ha la forza di cambiare i connotati della nostra esistenza. Insieme alla lettera dell’attore toscano, questo libro raccoglie una selezione fra quelle giunte in risposta all'appello della Lega Nazionale per la Difesa del Cane e che raccontano le tante sfumature che può assumere il rapporto tra una persona e il suo cane.
Gli appuntamenti alla Limonaia proseguiranno lunedì 8 agosto, alle 18.00 con Emanuele Burrafato e Luciana Savignano che insieme presenteranno il libro di Luciana Savignano “L’eleganza interiore”, Gremese editore. L’etoile Luciana Savignano ripercorre le tappe della sua brillante carriera, condotta sui palcoscenici di tutto il mondo, al fianco dei coreografi e dei danzatori più rappresentativi della seconda metà del Novecento. Traendo spunto dalle competenti domande e dalle minuziose ricerche storiche di Emanuele Burrafato, che insieme a lei ha anche danzato, la Savignano ricorda le collaborazioni con personalità straordinarie quali Maurice Béjart, Roland Petit, Paolo Bortoluzzi, Rudolf Nureyev, Alvin Ailey, Mario Pistoni, Micha van Hoecke di cui spesso regala un ritratto toccante ed esclusivo. Recensioni, profili critici, interviste inedite e raro materiale fotografico illustrano il suo percorso artistico, evidenziando le peculiarità di una danzatrice unica e irripetibile, capace di incarnare sulle scene una femminilità diversa e lontana da ogni stereotipo di ballerina.
Martedì 9 agosto sempre alle 18.00, Simonetta Agnello Hornby presenterà con Gloria De Antoni “Caffè amaro”, Feltrinelli.
La storia si svolge in un immaginario paese tra Palermo e Agrigento, Camagni, e inizia a metà dell’Ottocento, quando l’aristocrazia terriera va in crisi e il nuovo Stato laico piemontese abolisce gli ordini monastici. Nel vuoto istituzionale di una terra che aveva basato le sue ricchezze sul latifondo e sul privilegio di casta, si apre uno spiraglio per la creazione di una nuova classe media imprenditoriale. Palermo diventa il centro culturale e commerciale della Regione e le famiglie benestanti si troveranno a scegliere se abbracciare le idee progressiste e laiche, o arroccarsi dietro le loro rendite millenarie. In quest’epoca di fermento comincia la storia d’amore tra il baronello Pietro Sala, noto viveur e viaggiatore cosmopolita che ha già conosciuto una parte importante di mondo, e la giovanissima Maria, di appena sedici anni. Lui è l’erede di una nobile e ricchissima famiglia, padroni di zolfatare e di palazzi anche a Palermo, lei invece è figlia di un avvocato di idee socialiste e massoniche, caduto in disgrazia per aver difeso le ragioni dei Fasci siciliani. Benché sia decisamente troppo giovane e molto meno ricca del suo spasimante, Maria accetta la sua corte, intrigata dal savoir faire nel giovane Pietro. Dal canto suo Pietro si innamora della giovinetta all’istante, travolto da un’irresistibile attrazione fisica verso le sue forme precoci e perfette, la sua pelle ambrata e due dolcissimi occhi a mandorla.
Venerdì 12 agosto, alle 18.00, Massimo Cirri, creatore e conduttore della celebre trasmissione di Radio RAI Caterpillar, con Gloria De Antoni, presenterà “Un’altra parte del mondo”, Feltrinelli, un libro struggente che racconta La storia straziante di Aldo T., figlio di Palmiro Togliatti.
Una storia di solitudine, timidezza e gentile follia. Il romanzo di un uomo che non ha lasciato memoria in un mondo pieno di memoria. L’ultima volta che compare in pubblico è ai funerali di Togliatti, suo padre. Lui lo chiamano Aldino, anche quando è un uomo adulto. Suo padre Il Migliore. Dopo i funerali, Aldo scompare. Sappiamo che ha già avuto problemi di salute mentale, che vive con la madre Rita Montagnana a Torino. Lì, negli anni cinquanta, fa l’ingegnere dei telefoni, ma non dura molto. Una volta lo trovano a Civitavecchia, sul molo. Sembra un barbone, ferma un marinaio, vuole salire sulla sua nave, partire. E vuole partire anche vent’anni dopo, quando a Le Havre s’incanta a spiare l’altra parte del mondo l’America che non vedrà mai. Palmiro Togliatti cerca per lui cure migliori, in Unione Sovietica (dove Aldino è cresciuto e ha studiato) e in Bulgaria. Nel 1979 Aldo viene “preso in consegna” dal Partito comunista. Lo ritroviamo in una casa di cura, Villa Igea, a Modena. Ci sta fino alla morte nel 2011, a ottantasei anni. In clinica, per via di quel cognome pesante, nei documenti c’è scritto solo Aldo. È un paziente “bravo”, legge romanzi in francese e in russo, compila la “Settimana Enigmistica” che, insieme alle sigarette Stop, gli porta un militante del Pci, Onelio Pini. Lo va a trovare due volte alla settimana, e nell’89 tocca a lui informarlo che l’Unione Sovietica non c’è più. Massimo Cirri ricostruisce la figura di Aldino con una narrazione che procede, nel dispiegarsi di voci narranti e piani temporali diversi, lungo diverse traiettorie.
In caso di brutto tempo tutti gli appuntamenti si svolgeranno presso il Castello Pasquini. L’ingresso agli incontri è gratuito ed il bookshop a cura di Libreria Gaia Scienza Cala de’ Medici.