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Nel giorno della Festa internazionale della donna colgo l’occasione per ringraziare voi, donne, che lavorate con impegno e passione al servizio del nostro Comune.

I miei ringraziamenti vanno quindi alle lavoratrici dipendenti e collaboratrici, che ogni giorno portano avanti le attività necessarie per dare risposte ed aiuto ai nostri cittadini; alla Presidente del Consiglio Comunale, alle Consigliere e Assessore per l’impegno, la responsabilità e la passione che mettono nell’affrontare il proprio ruolo istituzionale; alla Commissione Pari Opportunità che si adopera per coinvolgere donne e uomini in progetti di educazione al rispetto e alla valorizzazione delle diversità come ricchezza.

Quest’anno ricorre il settantesimo anniversario del voto alle donne, voto determinante per la storia italiana, dato che ha contribuito alla nascita della Repubblica in quel famoso 2 giugno 1946.

Il tema della partecipazione femminile alla vita pubblica è troppo importante per essere ricordato solo occasionalmente: attraverso il tema del suffragio, e più in generale della cittadinanza delle donne nel nostro Paese, è infatti possibile leggere le linee di fondo dell’evoluzione della società italiana tra Ottocento e Novecento.

Votare, essere elette e partecipare attivamente alla vita politica ed amministrativa dello Stato possono sembrare oggi cose scontate, ma sono il frutto di una conquista lunga e sofferta, raggiunta dopo anni di lotte e rivendicazioni: dal primo dibattito aperto da Giolitti, passando per l’opuscolo “Le donne italiane hanno diritto al voto” di Laura Lombardo Radice, fino all’articolo 48 della Costituzione.

Le conquiste delle donne nel Dopoguerra, la mobilitazione del ’68 per l’emancipazione femminile e la questione delle “quote rosa”  per garantire una reale uguaglianza rappresentativa sono altre tappe importanti che non possiamo dimenticare, pur con  la consapevolezza di avere di fronte ancora oggi consuetudini sociali e culturali che in alcuni casi non riconoscono la parità formalmente acquisita.

Rivolgere lo sguardo al passato è indispensabile per comprendere e superare le contraddizioni della società contemporanea, in cui milioni di donne in varie parti del mondo non vedono riconosciuti i loro diritti.

A tutte le donne che lottano per affermare la propria e la nostra dignità, buon 8 marzo!

 

 

 

Alessandro Franchi

 

 

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Data di revisione/modifica: 08-03-2016
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