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Allo scopo di informare la cittadinanza e di fornire una spiegazione ai Consiglieri Comunali, la Presidente del Consiglio Comunale Caterina Giovani ha voluto fornire una serie di dati relativi alle attività del Consiglio e ricordare, norme alle mano, come il Regolamento del Consiglio sia stato e sia tuttora rispettato.


Questi i numeri del Consiglio: dall’11 giugno 2014 al 31 marzo 2015 si sono tenute 12 sedute ordinarie (a cui si aggiungono le 2 sedute che si sono svolte lo scorso mese di aprile) e 2 sedute aperte, per una media che indica ben più di una seduta al mese, essendo infatti il totale pari a 16 sedute complessive; le delibere di Consiglio sono state 175, le interrogazioni/interpellanze 88, le mozioni 132 e gli ordini del giorno 18. “I dati - ha commentato Giovani - indicano un’attività piuttosto intensa del nostro Consiglio, al contrario di quello che taluni vorrebbero far credere”. Altri dati interessanti sono quelli relativi alle spese: un Consiglio Comunale complessivamente costa circa 2.500 euro, cifra che tiene conto di voci come i gettoni di presenza ed i rimborsi ai datori di lavoro sia per i Consiglieri Comunali che per gli Assessori; d’altra parte però, a partire da questa legislatura, c’è stata una netta riduzione delle spese destinate ai gruppi consiliari.

“Mi preme inoltre - prosegue il Presidente – precisare, rassicurando anche i Consiglieri, che il Regolamento del Consiglio Comunale è sempre stato rispettato con rigore. Prendiamo ad esempio l’ultima richiesta di Consiglio Comunale avanzata dai Consiglieri, che mi è stata consegnata lo scorso 30 aprile. Anche nella gestione di questa richiesta sono state rispettate sia le norme del Tuel  – Testo unico degli Enti Locali, articolo 39, sia quelle del Regolamento del nostro Consiglio Comunale, art. 32, comma 4. E dunque il fatto che la seduta richiesta si terrà il prossimo 3 giugno è perfettamente rispondente alle leggi. Giova sicuramente a questo proposito ricordare e spiegare ancora una volta che il termine di venti giorni dalla richiesta indica l’invio della convocazione della seduta e non il giorno entro il quale deve tenersi la seduta. Mi spiego meglio: il nostro Regolamento Comunale prevede un termine di venti giorni entro il quale deve essere effettuata la convocazione da parte del Presidente del Consiglio, convocazione intesa come invio degli atti tramite avviso scritto, comunicato ai Consiglieri, almeno sette giorni prima della seduta. Quindi i venti giorni sono riferiti alla convocazione e non direttamente alla seduta consiliare”.

“Ciò premesso – continua – vorrei ricordare anche che è un diritto/dovere del Presidente del Consiglio Comunale scegliere la data in cui tenere la seduta. E vorrei aggiungere che – ha concluso – anche laddove taluni Consiglieri abbiano a criticare l’operato del Presidente anche il linguaggio dovrebbe essere più consono e più rispettoso delle istituzioni”.

Data di revisione/modifica: 21-05-2015
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